Che cosa rappresenta per te la bandiera che ami di più

di

Martina Baricevic'



Quando la professoressa d'italiano ci ha detto il titolo nel mio cervello si è formato un buco nero. Non sapevo cosa scrivere. E' molto difficile rispondere a questo. Ci sono tante parole che possono essere usate però nessuna è abbastanza buona da definire cosa rappresenta per me la bandiera che amo di più. È inutile dire che la bandiera che amo di più è la bandiera della "mia" Fiume.
Questa bandiera è di colore azzurro con in mezzo l'aquila bicipite le cui teste guardano ad Est, dove una volta si estendeva l'Impero Asburgico, del quale l'aquila era lo stemma. Nelle zampe tiene l'anfora dalla quale scorre l'acqua. Essa rappresenta l'acqua della Fiumara che continuerà a scorrere per sempre. Sotto l'aquila c'è la scritta "indeficienter". Essa alle persone che non sanno che cosa significhi può sembrare anche ridicola, ma a noi fiumani significa molto. Essa vuol dire inprosiugabile, cioè che la Fiumara come anche Fiume durerà per sempre, e così come la Fiumara non smetterà mai di scorrere così Fiume non smetterà di esistere e questo è il modo di capire le cose per un Fiumano, che si tramanda già da secoli.
Però la nostra bandiera non è stata sempre così.
Una volta era di color amaranto con l'aquila bicipite in mezzo. Poi i fiumani cantavano: "Rosso, giallo e blu, è la bandiera di Gesù ", poi era azzurra con in mezzo l'anfora dalla quale scorreva l'acqua. Come Fiume è stata sotto il dominio di molti paesi: Ungheria, Austria, Italia, Jugoslavia e Croazia, così anche la bandiera cambiava.
Da ciò non è stato omesso neppure il dialetto fiumano che oggi non è più quello di una volta, ma è rimasto il riflesso della storia vissuta dai popoli che abitavano questa terra.
Ma nonostante tutto questo, Fiume è sempre rimasta indipendente. Fiume è sempre rimasta Fiume. I tempi, secoli e decenni sono passati, pieni di sfide e cambiamenti. Pero' i fiumani sono ancora sempre quì. Essi rappresentano un popolo dignitoso, che se è sempre rialzato, e combattuto per rimanere a testa alta.
Si può dire che i fiumani sono gente che appartiene solo alla sua città, al proprio mare azzurro come lo sfondo della sua bandiera, perché egli è simbolo d'eternità, ed è sempre stato qui, come loro. É difficile spiegare cosa vuol dire avere l'anima fiumana, a chi non c'è l'ha. Forse anche perché neanche i fiumani riescono a spiegarlo.

Però quando la bandiera fruscia al vento io sento le anime dei nostri avi, padri e nonni, giovani e vecchi, donne e bambini, il loro coraggio, i loro sacrifici, il dolore, le speranze, le gioie, che parlano della nostra tradizione forgiata con le loro vite, che non si scorda.
E non c'è fiumano a casa sua o nel mondo al quale non vengono le lacrime agli occhi o al quale il cuore non batte fiero quando sta sotto la "sua" bandiera, e allora tra noi non servono parole perché gli sguardi riflettono sentimenti ed emozioni per le quali le parole non basterebbero.
I Fiumani da sempre sono appartenuti a vari popoli ma la parola "Fiumano" appartiene solo a noi, che con la bandiera nel cuore e la "Torre" negli occhi siamo quel popolo fiero e forte che e' dovuto diventare tale per non morire, e noi giovani siamo la continuazione di una Fiume modificata, moderna però...sempre "Indeficienter".
É perciò che la bandiera fiumana per me non è solo un pezzo di stoffa ma rappresenta la nostra città dove ogni fiumano è nato e spera di morire. Perché a tutti è bello in casa propria, indipendentemente di che lingua si parli.
Così conoscendo la storia di Fiume possiamo "chiudere il portone della città" passando sotto l'Indeficienter e ancora una volta confermando l'immortalità di questa città che dura nei tempi, col suo popolo e la sua bandiera.

Martina Baricevic' - VII cl.
Motto: CUORE