ATTUALITÀ
A colloquio con Aldo Sorgo, presidente della Comunità degli Italiani
di Sterna
Lo specchio degli interessi della gente semplice
di Lorena Pavlic (Panorama - Edit)
Fra i numerosi sodalizi nati nei primi anni Novanta nel Buiese c'è
pure la Comunità degli Italiani di Sterna. La zona è tradizionalmente
abitata da gente che parla l'italiano ma prima della costituzione
della CI nel paese, la maggior parte di loro non era iscritta ad
alcun sodalizio. La sola Sterna conta dodici famiglie, una quarantina
di persone in tutto, e il resto degli abitanti di quello che entra a
far parte del comune di Grisignana, vive nelle frazioni limitrofe. La
gente qui si occupa prevalentemente di agricoltura mentre i giovani,
e tutti quelli che possono farlo, lavorano in Italia. La scuola
italiana più vicina frequentata dai ragazzi si trova a Buie che dista
una decina di chilometri.
La bella palazzina nuova intonacata di un giallo delicato che è da
circa un anno la sede della CI di Sterna è situata al centro del
paese, attaccata a un complesso di edifici vecchi che ospitavano un
tempo la scuola elementare e in cui è ancora agibile la saletta usata
dal comitato locale. Per trovare il presidente della CI di Sterna
basta attraversare la strada ed entrare nel cortile in cui è situata
un'officina automeccanica. Il suo titolare è Aldo Sorgo, uno dei
pochi abitanti di Sterna che si può trovare a casa, sul suo posto di
lavoro. Ci accompagna a visitare l'interno della sede comunitaria che
al pianoterra ospita un bar arredato con molto gusto e fantasia
mentre il primo piano è riservato per una sala con una cinquantina di
posti a sedere, un ufficio e una stanza per i computer. Per mezzo di
una scala a chiocciola si raggiunge la zona prevista per la
biblioteca e sala di lettura che si apre sulla sala grande a mo' di
balconata. Lo spazio utile di cui dispone la CI è di 220 metri
quadrati.
"L'inaugurazione ufficiale della palazzina che ospita il nostro
sodalizio è avvenuta nel novembre scorso alla presenza di illustri
ospiti, politici regionali e locali nonché dell'allora console
italiano a Fiume Mario Musella", ricorda il nostro interlocutore. "È
stato coronato così il sogno di tutti i connazionali di Sterna di
avere un luogo dove poterci incontrare visto che i soci vivono in
frazioni disseminate in un'area di quattro o cinque chilometri
intorno al paese. La CI di Sterna, operante dal 1992, conta 280
iscritti aventi diritto al voto nonché 25 ragazzi. I soci provengono
dai tanti paesi circostanti come Cepici, Makovci, Gomila ma anche da
Portole. Il successo più grande della nostra Comunità è quello di
esser riusciti a convincere alcuni anni fa molti genitori, nostri
soci, a iscrivere i bambini nella scuola italiana di Buie. Purtroppo,
allora come oggi, non è stato del tutto risolto il problema del
trasporto. Dopo molte insistenze abbiamo ottenuto un pulmino nuovo
che parte da Grisignana, passa per Stridone e Sterna e arriva a
Marussici. Da qui i più grandicelli prendono il pullman fino a Buie
mentre gli alunni delle classi inferiori vengono trasportati a
Momiano. Da rilevare che la scuola di Momiano, inagibile, opera
presso la locale CI. Sempre più attuale è il problema delle
condizioni in cui versa l'edificio della SEI di Buie tanto che è in
predicato la sicurezza dei bambini. Non credo che in tutti questi
anni in cui si è fatto tanto per altri edifici non si sarebbe potuto
realizzare anche il restauro della vecchia scuola di Buie. Le
precarie condizioni dell'edificio non possono non influire sulle
scelte dei genitori al momento dell'iscrizione dei bambini e questo è
uno di quei momenti di cui l'UI dovrebbe tenere conto".
La nuova sede è stata un'importante conquista per la vostra Comunità.
"È quello che ci serviva dopo tanti anni. Subito dopo aver fondato la
CI, e quindi dal '92 al '98 abbiamo combattuto per avere uno spazio
nostro. Per le riunioni e le conferenze ci trovavamo nella sala del
comitato locale ma quando ti senti solo un ospite non puoi avere
l'interesse a fare altre cose. Il primo passo per riuscire a ottenere
una nuova sede è stato fatto dopo che il comune di Grisignana ci ha
donato questo edificio che un anno fa ci è stato consegnato rimesso
completamente a nuovo. Oltre ad avere la sala per le riunioni,
abbiamo utilizzato la stanza più piccola, pensata inizialmente come
ufficio per la presidenza, per ricavarne una sala computer. La
piccola biblioteca è ancora sfornita ma ogni anno compriamo alcuni
volumi grazie alla borsa libro di UI e UPT. Dei libri ci sono stati
donati da privati. Per essere sincero non esiste un grande interesse
per la lettura da queste parti. Qui la gente lavora la terra e per i
libri non ha molto tempo. Tutt'al più si sfogliano i giornali e le
riviste. Sul terreno vicino alla CI abbiamo allestito un campo per il
gioco delle bocce, un passatempo che è tornato di moda anche fra gli
abitanti più giovani del paese".
Quali sono le attività portate avanti dalla CI?
"Nei primi anni di esistenza c'erano solo le conferenze organizzate
dall'UI e gli incontri sportivi. Sono più o meno le attività che
abbiamo anche oggi. Alle conferenze, a seconda dell'argomento,
partecipano dalle 25 alle 30 persone. Naturalmente l'interesse è
molto più palese quando l'argomento è legato all'agricoltura. Il
gruppo sportivo, che conta circa venticinque membri, partecipa ai
vari incontri sportivi che prevedono alcune discipline. In occasione
delle festività del 1.o maggio la nostra CI organizza il Torneo di
pallavolo femminile al quale partecipano le squadre delle CI del
Buiese. Il 5 agosto invece, oltre al Torneo di pallavolo, viene
organizzato quello di calcetto e bocce, ai quali prendono parte pure
le squadre dei paesi vicini.
Grande interesse esiste per il gruppo di informatica che è
frequentato da una quindicina di ragazzi di varie età. Nella piccola
stanza sono stipati sia bambini delle elementari che delle medie
inferiori. Abbiamo solo quattro computer a disposizione e avremmo
urgente bisogno di almeno un altro ancora. I ragazzi si riuniscono il
venerdì pomeriggio sotto la guida del prof. Fabrizio Visintin. Come
ultimo, opera il gruppo di briscola e tressette.
Quest'anno abbiamo in progetto di organizzare, per la prima volta,
una tavola rotonda che probabilmente avrà per tema la vinicoltura ma
la decisione definitiva verrà presa dall'assemblea. In ogni caso sarà
un argomento che interessa la maggior parte dei nostri soci e quindi
senz'altro legato all'agricoltura.
Fra gli appuntamenti tradizionali per i soci della nostra CI c'è la
festa di Capodanno, quindi ricco cenone e musica dal vivo, nonché il
ballo di Carnevale organizzato per i bambini. Quella delle maschere è
una tradizione molto sentita da queste parti sia dagli adulti che dai
bambini. Si preparano i costumi e poi si va a far visita ai paesi
circostanti".
Avete in piano di ampliare la vostra attività?
"Visto che la pallavolo è uno sport molto popolare fra le ragazze,
vogliamo formare una squadra composta da ragazze più giovani, a
livello di scuola elementare, che saranno domani le future giocatrici
della squadra che quest'anno ad Albona ha ottenuto la targa quale
miglior formazione di pallavolo femminile di tutta l'Istria. Si
parlava poi di formare un gruppo di aerobica per le ragazze e le
signore che hanno manifestato l'interesse a frequentarlo. I giovani
di questa nostra zona non sono molti e, all'infuori delle ore in cui
stanno insieme a scuola, non hanno occasione di incontrarsi. Quante
volte mia figlia mi ha chiesto perché dovevamo vivere in un paese
così piccolo dove non c'è nessuno della sua età. In tutta la zona in
cui opera la nostra CI vive una ventina di ragazzi. L'esistenza di
questa comunità è una grande opportunità per questi giovani che sono
liberi di organizzare il proprio tempo libero a seconda delle loro
affinità. Finora non hanno espresso il desiderio di trovarsi con
qualche fine specifico ma approfittano degli incontri settimanali del
gruppo di informatica per venire una mezz'oretta prima e stare da
soli.
Nel corso delle nostre riunioni dell'assemblea sono scaturite delle
proposte inerenti la possibilità di organizzare in autunno una Festa
delle castagne o anche dei funghi. La nostra zona è infatti ricca di
castagne e, sulla falsariga di quello che si fa a Laurana e dintorni,
potremmo allestire alcune bancarelle per la vendita di castagne crude
o caldarroste ma anche dolci fatte in casa. Con l'accompagnamento di
un piccolo complesso musicale, la festa potrebbe far convogliare un
discreto numero di persone dai paesi vicini e, chissà, forse anche da
quelli più distanti. Per quest'anno siamo ormai in ritardo ma per
l'anno prossimo si potrebbe organizzare qualcosa.
Vorrei sottolineare ancora una volta che i nostri soci sono persone
semplici, che lavorano la terra e che hanno interessi diversi da
quelli che possono esistere in un grande centro come Fiume o Pola.
Gli intellettuali si possono contare sulle dita di una mano e quindi
è anche difficile trovare persone atte a mandare avanti delle
attività per cui servirebbero dei profili come insegnanti o
professori. Noi, nel nostro piccolo, facciamo quello che siamo in
grado di fare e quello che la nostra gente sente più vicino al
propriomodo di vivere.
Pur non essendo una comunità molto grande avremmo bisogno di assumere
una segretaria che potrebbe lavorare qui a Sterna due o tre giorni e
magari presso la CI di Grisignana il resto. Purtroppo le nostre
entrate non ci permettono di assumere una persona senza un aiuto
finanziario dall'esterno e speriamo che il comune ci venga incontro.
Se appena c'è una fattura da pagare devo lasciare il mio lavoro e
recarmi a Buie, per non dire del tempo che si spende per mandare
lettere, inviti e fare le telefonate. Quando c'è una conferenza, ad
esempio, abbiamo provato in tanti modi ad informare i nostri soci
affinché vi presenzino. Vivendo in frazioni sparse abbiamo spedito
lettere ma il risultato è stato scarso. Così, un paio di giorni prima
dell'inizio della conferenza, mi attacco al telefono e chiamo quelle
persone che di solito sono interessate a presenziare alla conferenza
e questa è la prassi adottata pure per avvisarli sulle riunioni
dell'assemblea. Si tratta di un lavoro che dovrebbe esse fatto da una
segretaria e spero tanto che riusciremo a trovare i mezzi necessari
ad assumerne una alle condizioni su menzionate".
Quanti mezzi ricevete per la vostra attività?
"Dall'UI in base ai punti che ci spettano anche se per l'anno scorso,
in seguito a una svista, ci sono stati tolti due punti, cosa che
quest'anno non si ripeterà. Dal comune di Grisignana riceviamo un
paio di migliaia di kune l'anno. Non è molto ma incontriamo piena
disponibilità per le nostre iniziative. Il vero introito sicuro è
l'affitto del bar che abbiamo dato in gestione a un nostro giovane
socio e che è aperto ogni pomeriggio. Tutto sommato, la nostra CI
funziona a dovere".
Adagiata in una conca, sulla strada che da Buie conduce a Portole, giace
Sterna, villaggio di poche case, caduto in grande miseria e spopolatosi nel
Medioevo quando, appartenendo alla Signoria di Momiano, non fu in grado di
sostenere le pesanti imposizioni feudali. Ancor oggi minuscolo, il villaggio
possiede taluni edifici interessanti sotto il profilo pittorico e culturale
( come questo, con la grande "cavada" e il fumaiolo a torricella ),
irrimediabilmente destinati a scomparire sotto i
rulli della modernità e della praticità.