APPELLO ALLA SOLIDARIETA’PER I GIULIANI DELL’ARGENTINA

Sono migliaia i giuliani, gli istriani, i fiumani ed i dalmati che vivono in Argentina e che, al pari degli altri emigrati di origine italiana e di tutta la popolazione, sono venuti a trovarsi in condizioni di grandissima difficoltà, e spesso di vera e propria miseria od indigenza, per la gravissima crisi economica, da tempo preannunciata ed ora esplosa nelle forme più devastanti.

Da settimane giungono alla sede dell’Associazione Giuliani nel Mondo a Trieste pressanti richieste di aiuto e di sostegno da parte dei Circoli giuliani dell’Argentina e dalla loro Federazione che ha sede a Buenos Aires, per i numerosi nostri concittadini colà residenti, che hanno perso il posto di lavoro o che hanno dovuto chiudere la propria attività, che percependo esigue pensioni, ora ulteriormente ridotte, non riescono a procurarsi i beni primari indispensabili a causa del rincaro dei prezzi. In alcuni casi, specie per i pensionati o le persone malate con redditi minimi o praticamente inesistenti, è problematica la mera sopravvivenza od impossibile l’acquisto dei medicinali necessari.

Le notizie che anche negli ultimi giorni pervengono dall’Argentina confermano che, pur in presenza di una soluzione istituzionale che ci si augura stabile e con l’attenuarsi dei disordini, la situazione economica sta drammaticamente aggravandosi, soprattutto per effetto della pesante svalutazione del peso, sganciato dalla parità con il dollaro e che di fatto ha perduto più della metà del proprio valore, e della conseguente drastica riduzione del potere d’acquisto della moneta, che ha falcidiato redditi e pensioni.

I dirigenti della Federazione dei Circoli giuliani dell’Argentina ed i vari Sodalizi che operano a Buenos Aires e nelle altre città e che si raccolgono nell’Associazione, nella speranza di aiuti sostanziali da parte dell’Italia e dell’Unione Europea per risollevare l’economia del Paese (la cui popolazione è per metà di origine italiana), hanno ripetutamente segnalato l’urgente necessità di interventi di natura assistenziale, anche di modesta entità, che possano alleviare, almeno in parte e con immediatezza, le situazioni più gravi ed urgenti.

A tale riguardo la Federazione dei Circoli giuliani dell’Argentina fa presente l’esigenza di incrementare, con nuovi indispensabili apporti, il proprio fondo assistenziale, che è stato istituito una decina d’anni fa con una prima cospicua elargizione trasmessa attraverso il quotidiano “Il Piccolo” ed alimentato nel tempo con ripetuti interventi, che è gestito ed utilizzato da un apposito comitato formato da tre dirigenti della Federazione stessa e che ormai risulta del tutto esaurito.

Considerata la situazione creatasi in Argentina, queste richieste hanno assunto il carattere di un vero e proprio appello da parte di numerosi nostri concittadini, che hanno già sofferto la dolorosa esperienza dell’emigrazione e che nelle attuali circostanza sollecitano solidarietà e concreto aiuto dalla Madrepatria ed in particolare dalle Comunità e dalle Istituzioni di Trieste e di Gorizia.

A questo scopo l’Associazione Giuliani del Mondo, rendendosi doverosamente interprete di tale appello, ha promosso una sottoscrizione rivolgendo alle Istituzioni, agli Enti, ai Sodalizi ed ai singoli cittadini della Venezia Giulia l’invito ad elargire un contributo straordinario per assicurare nuove, indispensabili dotazioni finanziarie al fondo di assistenza della Federazione dei Circoli giuliani dell’Argentina, destinate a soccorrere quantomeno le molte persone e famiglie in stato di estremo bisogno.

Quanti ritengono di partecipare a questa iniziativa di solidarietà, possono versare contributi ed elargizioni sul

conto corrente bancario n. 19058942

aperto a tale scopo dall’Associazione Giuliani nel Mondo presso la Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A. - Agenzia n. 2 - via Carducci 7 - e finalizzato al “Fondo Assistenza per i Giuliani dell’Argentina - anno 2002”.

Il Fondo assistenziale, con i nuovi apporti provenienti dalla Venezia Giulia, sarà gestito come per il passato dall’apposito comitato della Federazione dei Circoli giuliani dell’Argentina.

L’Associazione Giuliani nel Mondo confida vivamente nella sensibilità e nella generosità della cittadinanza, delle sue istituzioni e delle sue realtà economiche e sociali, largamente manifestatesi in numerose precedenti situazioni di emergenza, per corrispondere alle attese ed alle più urgenti ed immediate necessità dei giuliano-dalmati dell’Argentina.

ASSOCIAZIONE GIULIANI NEL MONDO


Trieste, gennaio 2002



FEDERAZIONE DEI CIRCOLI GIULIANI IN ARGENTINA

Sopravvivenza e solidarietà

La situazione dice tutto. Cari concittadini, chiedere aiuto non è vergogna.

Tutto potrebbe succedere in questo incerto Paese. Perchè la crisi argentina è una profonda crisi morale e sociale e non solo economica e politica.

Il nuovo governo ha voluto incominciare con sincerità:

il Paese è fallito, ed i primi passi sembravano di voler combattere le pressioni esterne e interne, i grandi gruppi di potere che si sono arricchiti nell’ultimo decennio, l’impoverimento della classe medie l’emarginazione di milioni di persone.

Però i giorni passano e le cose peggiorano sempre più, perchè le misure economiche adottate non servono a migliore la gravissima situazione e non fanno altro che distruggere ulteriormente l’economia del Paese; è rotta la catena dei pagamenti, non ci sono soldi. Ormai non c’è più fiducia in nessuno e andiamo verso la guerra civile e la dissoluzione, la lotta di argentini contro argentini. Ogni giono ci sono le marce di protesta, le serate con le “pentole”, che finiscono con gravi incidenti, distruzioni di locali commerciali, attacchi a banche, con la logica repressione che può finire con la morte di persone.

I giuliani, gli istriani, i friulani ed in generale gli italiani residenti nel Paese, sentono ed apprezzano le parole di solidarietà e le azioni orientate a favorire il rientro nel nostro Paese d’origine.

Amici giuliani, ci permettiamo di parlare a nome della comunità che rappresentiamo dopo diversi colloqui avuti con i nostri e vostri corregionali. Tutti condividiamo che in questo momento è necessaria una “solidarietà” come quella fatta dai nostri antenati nel dopoguerra quando, costretti a emigrare, in poco tempo e con molti sacrifici riuscirono a inviare soldi e vestiti ai loro parenti ed amici in Italia, permettendo ai rimasti di poter superare la miseria e la fame. E questo è stato un grande contributo alla ricostruzione italiana.

Abbiamo detto che ci troviamo nel caos economico; le piccole e medie industrie ed i piccoli commerci sono falliti o in processo di fallimento. I cartelloni con la scritta “Ce ne andiamo. Liquidazione totale” sono all’ordine del giorno.

Poi c’è la mancanza di medicine e di farmaci essenziali d’importazione, come la insulina per i diabetici. Altrettanto succede per colpa dell’industria farmacologica che specula con l’andamento del dollaro. E la stessa cosa capita con il resto dei prodotti, perfino alimentari. Basta che abbia un componente importato perchè il prezzo sia cambiato. E’ una logica inconcepibile: il commerciante aumenta i prezzi perchè quando deve riacquistarli troverà nuovi valori!.

Carissimi concittadini giuliani, è ora di chiedervi aiuto per i nostri fratelli che si trovano in condizioni più che disagiate. Non si pretende compenso per il passato, però si deve tentare di evitare la loro sofferenza.

Il Presidente della Camera Casini ha detto in Argentina che la soluzione non è tornare in Italia, bensì rimanere ed accettare la sfida per ricostruire una nuova nazione. In particolare noi che abbiamo vissuto la storia recente e passata di questo Paese, siamo molto scettici, ma nessuna ricostruzione è possibile senza aiuto.

In conclusione, torniamo a fare un appello ai nostri corregionali, siano politici o persone singole, ognuno nelle sue possibilità: i vostri fratelli hanno bisogno di voi.

Avv. Duilio Ferlat

Segretario

Gianfranco Tuzzi

Presidente