Giorno del Ricordo a "Prima Pagina" - 10/2/2012


Gentile dott. Sorgi,

sono Eufemia Giuliana Budicin, addetta stampa della Mailing List Histria, gruppo autofinanziato con lo scopo di tutelare la cultura italiana autoctona in Istria, Fiume e Dalmazia. L'altro ieri Le avevo mandato una mail per segnalarLe che il 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. In merito alla puntata odierna di "Prima Pagina", che ho ascoltato mentre mi recavo all'Altare della Patria per la cerimonia ufficiale del Comune di Roma per il Giorno del Ricordo, vorrei fare alcune considerazioni:

1 - non ho sentito nessun riferimento agli articoli relativi al Giorno del Ricordo, inclusa la cerimonia al Quirinale alla presenza del Presidente Napolitano;
2 - è andata in onda una telefonata di un ascoltatore dei Rieti che, ricordando i crimini nazifasti in Slovenia e Croazia, ha avanzato considerazioni non attinenti alle ragioni per cui viene celebrato il Giorno del Ricordo;
3 - le vittime e gli esuli giuliano-dalmati sono cittadini italiani e i massacri che causarono l'esodo di massa dall'Istria, Fiume e Zara sono avvenuti non solo durante la guerra ma anche dopo la fine ma prima della cessione della sovranità italiana di quelle terre, avvenuta appunto il 10 febbraio 1947;
4 - addurre come giustificazione le stragi dei nazifascisti in Slovenia e Croazia non ha nessun senso, sia perché sono avvenute durante il periodo bellico, sia perché le stesse stragi sono state compiute anche in Istria e Dalmazia, dove sin dal 1943 formazioni partigiane, di cui facevano parte anche gli antifascisti italiani, erano attive. A queste stragi bisogna aggiungere i bombardamenti alleati delle città istriane e dalmate: solo Zara ne subì più di 50;
5 - per gli infoibamenti e gli annegamenti non si trattò di vendette o lotta di classe, ma di una vera pulizia etnica, che non è stata pubblicizzata fino a pochi anni fa perché la Jugoslavia di Tito era sia lo stato simbolo dei comunisti nostrani e, oggettivamente, anche alleata dell'Occidente, come baluardo all'avanzata sovietica;
6 - lei ha anche ricordato come il presidente Napolitano abbia annunciato che si recherà a Porzûs, che però si trova in Friuli e non è una foiba, come detto in trasmissione, ma il luogo dove i partigiani italiani comunisti hanno ucciso quelli non comunisti;
7 - il Giorno del Ricordo fu istituito perché la grande tragedia di una regione geograficamente e storicamente italiana, ceduta dopo la II guerra mondiale, non venga dimenticata o colpevolmente taciuta. Gli abitanti italiani autoctoni se fossero rimasti nella loro terra, come i sudtirolesi e gli sloveni, ovviamente sarebbero stati d'intralcio alla Jugoslavia per cui in modo scientifico vennero fatti sparire, sia da morti che da vivi.

Spero che queste precisazioni saranno utilizzate e, ringraziandoLa per la cortese attenzione, porgo i nostri migliori saluti.

Eufemia Giuliana Budicin

addetta stampa Mailing List Histria