Signor Presidente
In quest'ultimo periodo stanno prendendo corpo varie iniziative per
l'istituzione di una Giornata della Memoria per
ricordare l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati da quelle parti del
territorio nazionale che l'Italia dovette cedere
in base alle clausole del trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947.
Tali iniziative vanno incontro proprio a quanto da Lei autorevolmente
espresso in questi giorni. Evitare commistioni
sulla valenza del "25 aprile" e nello stesso tempo ricordare doverosamente
il sacrificio di tanti italiani, alcuni dei
quali non hanno avuta altra sepoltura che l'abisso delle foibe istriane o le
onde del mare Adriatico.
Una Giornata della Memoria che ricordi sia quelli che scelsero la via
dolorosa dell'esodo per restare italiani e sia
quelli che, per svariati motivi, rimasero nelle terre dei padri e per questo
ebbero anch'essi una vita altrettanto
difficile per mantenere viva la loro appartenenza culturale alla nazione
italiana.
E' grazie anche allo spirito di sacrificio degli esuli che l'Italia ora è
una salda democrazia ed una delle maggiori
potenze economiche del mondo. Ed è grazie a coloro che rimasero che ancor
oggi in Croazia e Slovenia si può
parlare di una Comunità Italiana che, come avrà personalmente constatato
nella sua recente visita in Istria e
a Fiume, è estremamente viva e dinamica.
In questo periodo si stanno incrociando due proposte analoghe, l'una della
Federazioni delle Associazioni degli
Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati che ha deciso come data il 10 febbraio
mentre un'analoga iniziativa di questi
ultimi giorni, nata nell'ambiente triestino, propone il 20 marzo, data del
viaggio del Toscana verso l'Italia con
l'ultimo carico di esuli da Pola, come data per ricordare l'esodo degli
oltre 300 mila istriani, fiumani e dalmati.
Per evitare che l'argomento venga dibattuto solamente nel chiuso cerchio
dell'associazionismo degli esuli o del
localismo giuliano sarebbe opportuno che fosse Lei, con la sua indiscussa
autorevolezza, ad indicare una data in
cui TUTTI gli italiani ricordino quei "fratelli d'Italia" che non ebbero la
stessa sorte del resto della nazione e
che, con tutta la loro buona volontà, pur apprezzando gli alti valori insiti
nel "25 aprile" non possono in tale data
festeggiare la loro "liberazione".
Questa proposta non vuole rinfocolare odi etnici od ideologici ma chiede
soltanto la doverosa attenzione per una
pagina tragica della nostra storia nazionale che, per essere definitivamente
acquisita nel bagaglio della memoria
storica italiana, va doverosamente fatta propria dalla intera nazione
italiana senza stravolgimenti di parte.
Confidenti nel suo interessamento Le inviamo i nostri più sinceri saluti
Gianclaudio de Angelini - arupinum@iol.it
Per la Mailing List Histria - www.mlhistria.it
Ci hanno risposto...
Prendo atto.Grazie dell'informazione.Saluti.
on.Aldo Preda
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Confermo la avvenuta ricezione del documento.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini
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Gentile amico,
ho letto la Sua nota e l'allegata lettera per il Capo dello Stato.
Mi faccia conoscere l'eventuale risposta.
Con viva cordialità
Gianfranco Fini
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Ringrazio per le cortese informazioni.
A presto Cesare Campa
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Condivido e appoggio appieno i contenuti della Vostra lettera al
Presidente Ciampi.
Ritengo infatti doveroso rendere il giusto tributo con una giornata dedicata
alla memoria dei nostri connazionali che dovettero subire le conseguenze
del trattato di Parigi del 1947. Condizioni molto penalizzanti e difficili per
tutti.
Personalmente, da veneziano, sento la questione in modo particolare. I
rapporti tra Venezia e quelle terre sono sempre stati privilegiati e, ancor
oggi, noi ci sentiamo un po' a casa quando siamo lì, quando possiamo
parlare tranquillamente la nostra lingua perché è ancora la lingua di
molti.
Da Italiani abbiamo quindi il dovere di "ricordare", ma soprattutto di far
conoscere e ricordare anche ai nostri figli e ai figli dei nostri figli un pezzo
di storia che ha segnato il sacrificio di nostri connazionali..
Appoggio anche la Vostra richiesta affinché sia il Presidente Ciampi, nel
suo indiscusso ruolo super partes, ad identificare la data più idonea a
questa giornata della memoria.
Mi rendo fin d'ora disponibile, laddove fosse necessario o lo riteneste
opportuno, a collaborare alla Vostra iniziativa.
Con l'occasione porgo i più cordiali saluti
On. Cesare Campa
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Mi associo e condivido
On. Andrea Di Teodoro