Lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana on. Carlo Azeglio Ciampi - 24/5/2002

Signor Presidente

In quest'ultimo periodo stanno prendendo corpo varie iniziative per l'istituzione di una Giornata della Memoria per ricordare l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati da quelle parti del territorio nazionale che l'Italia dovette cedere in base alle clausole del trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947.

Tali iniziative vanno incontro proprio a quanto da Lei autorevolmente espresso in questi giorni. Evitare commistioni sulla valenza del "25 aprile" e nello stesso tempo ricordare doverosamente il sacrificio di tanti italiani, alcuni dei quali non hanno avuta altra sepoltura che l'abisso delle foibe istriane o le onde del mare Adriatico.

Una Giornata della Memoria che ricordi sia quelli che scelsero la via dolorosa dell'esodo per restare italiani e sia quelli che, per svariati motivi, rimasero nelle terre dei padri e per questo ebbero anch'essi una vita altrettanto difficile per mantenere viva la loro appartenenza culturale alla nazione italiana.

E' grazie anche allo spirito di sacrificio degli esuli che l'Italia ora è una salda democrazia ed una delle maggiori potenze economiche del mondo. Ed è grazie a coloro che rimasero che ancor oggi in Croazia e Slovenia si può parlare di una Comunità Italiana che, come avrà personalmente constatato nella sua recente visita in Istria e a Fiume, è estremamente viva e dinamica.

In questo periodo si stanno incrociando due proposte analoghe, l'una della Federazioni delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati che ha deciso come data il 10 febbraio mentre un'analoga iniziativa di questi ultimi giorni, nata nell'ambiente triestino, propone il 20 marzo, data del viaggio del Toscana verso l'Italia con l'ultimo carico di esuli da Pola, come data per ricordare l'esodo degli oltre 300 mila istriani, fiumani e dalmati.

Per evitare che l'argomento venga dibattuto solamente nel chiuso cerchio dell'associazionismo degli esuli o del localismo giuliano sarebbe opportuno che fosse Lei, con la sua indiscussa autorevolezza, ad indicare una data in cui TUTTI gli italiani ricordino quei "fratelli d'Italia" che non ebbero la stessa sorte del resto della nazione e che, con tutta la loro buona volontà, pur apprezzando gli alti valori insiti nel "25 aprile" non possono in tale data festeggiare la loro "liberazione".

Questa proposta non vuole rinfocolare odi etnici od ideologici ma chiede soltanto la doverosa attenzione per una pagina tragica della nostra storia nazionale che, per essere definitivamente acquisita nel bagaglio della memoria storica italiana, va doverosamente fatta propria dalla intera nazione italiana senza stravolgimenti di parte.

Confidenti nel suo interessamento Le inviamo i nostri più sinceri saluti

Gianclaudio de Angelini - arupinum@iol.it
Per la Mailing List Histria - www.mlhistria.it

Ci hanno risposto...

Prendo atto.Grazie dell'informazione.Saluti.
on.Aldo Preda

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Confermo la avvenuta ricezione del documento.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini

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Gentile amico,
ho letto la Sua nota e l'allegata lettera per il Capo dello Stato.
Mi faccia conoscere l'eventuale risposta.
Con viva cordialità

Gianfranco Fini

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Ringrazio per le cortese informazioni.
A presto Cesare Campa

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Condivido e appoggio appieno i contenuti della Vostra lettera al Presidente Ciampi.
Ritengo infatti doveroso rendere il giusto tributo con una giornata dedicata alla memoria dei nostri connazionali che dovettero subire le conseguenze del trattato di Parigi del 1947. Condizioni molto penalizzanti e difficili per tutti.
Personalmente, da veneziano, sento la questione in modo particolare. I rapporti tra Venezia e quelle terre sono sempre stati privilegiati e, ancor oggi, noi ci sentiamo un po' a casa quando siamo lì, quando possiamo parlare tranquillamente la nostra lingua perché è ancora la lingua di molti.
Da Italiani abbiamo quindi il dovere di "ricordare", ma soprattutto di far conoscere e ricordare anche ai nostri figli e ai figli dei nostri figli un pezzo di storia che ha segnato il sacrificio di nostri connazionali.. Appoggio anche la Vostra richiesta affinché sia il Presidente Ciampi, nel suo indiscusso ruolo super partes, ad identificare la data più idonea a questa giornata della memoria.
Mi rendo fin d'ora disponibile, laddove fosse necessario o lo riteneste opportuno, a collaborare alla Vostra iniziativa.
Con l'occasione porgo i più cordiali saluti
On. Cesare Campa

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Mi associo e condivido
On. Andrea Di Teodoro