10 febbraio 2004

Giornata della Memoria degli Esuli giuliano - dalmati - 22/1/2004


Onorevole,

Le ricordiamo il nostro esilio e la commozione con cui in questi giorni rendiamo sommesso, nei nostri cuori solenne omaggio alla memoria dei fratelli caduti che riposano in pace in fondo alle foibe del Carso e nel mare di Dalmazia.

Sono passati molti anni da quando gli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia abbandonarono le case e gli affetti più cari per fuggire dalla follia della guerra.

Una storia che in questi giorni ritorna con forza alla memoria. Storia difficile da raccontare, scomoda da ricordare, dimenticata sull'altare delle opportunità politiche interne ed internazionali e colpevolmente ignorata dalla cultura italiana del dopoguerra.

Gentile Onorevole, nostra resta la custodia della memoria delle umiliazioni patite dal nostro popolo, nostro il ricordo per l'offesa delle proprietà svendute dai Governi italiani del dopoguerra, a Lei chiediamo di adoperarsi affinché la storia degli italiani del nostro confine orientale sia finalmente conosciuta e che divenga memoria condivisa dall'Italia tutta.

Abbiamo fiducia nell'Europa di domani, aperta anche a quei turbolenti Balcani che non sono solo un'espressione geografica, ma che, ancora una volta dopo quasi cento anni, rappresentano il rinnovato crocevia politico ed economico dell'Europa che con tanta fatica stiamo costruendo.

Non ci dimentichi, la memoria del nostro esilio serva a ricordare i valori di libertà in cui crediamo e che siamo sempre pronti a difendere.

Ringraziandola per l'attenzione, ci è gradito l'incontro per porgere cordiali saluti.

Mailing List "HISTRIA"

www.mlhistria.it


Ci hanno risposto...


La ringrazio per il messaggio.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini


Non si preoccupi, non vi dimenticherò mai e tutti gli Italiani sapranno e ricorderanno. L'amico e collega On. Roberto Menia non manca di sollecitarmi in questo senso (anche se non ce n'è bisogno) e voteremo compatti la legge per l'istituzione della giornata della memoria.
Siamo con voi da sempre.
Un abbraccio
Marco Airaghi


Gentile sig. Angelini, mi associo a Voi nel ricordare il sacrificio dei fratelli caduti che riposano in pace in fondo alle foibe del Carso e nel mare di Dalmazia. La ringrazio per la bellissima e cortese lettera e la prego di considerarmi sempre vicino a Lei ed ai suoi amici nel ricordo e nella testimonianza dei nostri valori di libertà ed amor di Patria.

Luigi Ramponi


Vi sono vicino con tutto il cuore ed una solidarietà politica e morale immensa

Marco Zacchera
deputato di AN


Buongiorno,

vi sono vicina e sono in contatto con Roberto Predolin che a Milano insieme ai ragazzi del circolo giovanEuropa si battono molto.

Cordiali saluti.

Daniela Santanchè


Gentile signora, grazie per avermi ricordato il valore di questa giornata. Il mio primo atto parlamentare di un qualche significato fu la decisione di firmare, con molti colleghi di altri gruppi, una interpellanza che voleva riaprire una via della verità sulle atrocità commesse nella sue terre. Scriva ogni volta che vuole e per segnalare qualche tendenza all'oblio. Si ricade spesso in quest'errore.
Distinti saluti. Ottaviano Del Turco


Gentile Signora Cosliani,
se l'Europa Unita sarà anche lo spazio nel quale gli esuli giuliano-dalmati potranno ritrovare la loro "patria", si potrà dire che davvero l'unità europea è un grande spazio di pace.
Le parole con cui esprime il suo appello sono cariche di speranza: le istituzioni, certamente in debito con questi concittadini per ragioni storiche, hanno il dovere non solo di non dimenticare, ma anche quello di rendere possibile questa nuova speranza.
La ringrazio di aver condiviso anche con i parlamentari i suoi sentimenti e le sue attese. Mi sembrano, sia i sentimenti che le attese, non solo questioni personali: per questo ho pubblicato il suo messaggio sul mio sito internet, alla pagina
http://www.euganeo.it/dialogo/
Con distinti saluti.
Sen. Tino Bedin


Gentile Signora MariaRita Cosliani
Gorizia
Ho ricevuto la sua email del 1 febbraio u.s.

Condivido pienamente quanto da lei esposto. Nessuno deve dimenticare i valori di libertà in cui crediamo e il sacrificio di tanti eroi caduti per la nostra Patria.

Mi adopererò, per quanto possibile, nel senso da Lei auspicato.

Grazie. Cordiali saluti.

Gerardo Bianco


Gentile Signora Maria Rita Cosliani,

ho molto gradito la Sua lettera nell'imminenza della celebrazione della giornata della memoria degli esuli giuliano-dalmati.
Condivido profondamente quell'esigenza di non dimenticare che Ella sottolinea nella Sua lettera, lo sdegno antico per le offese, i disagi e le mortificazioni subìti dagli italiani che dovettero lasciare nel dopoguerra le terre giuliano-dalmate e la Sua valutazione critica sulla colpevole rimozione di questa pagina drammatica della nostra storia da parte di alcuni settori della cultura italiana.
Mi sono interessato in più occasioni delle giuste rivendicazioni della comunità dei giuliani, dalmati e istriani che lasciarono le loro terre e dei loro discendenti, nel corso della mia esperienza passata di amministratore locale e di quella attuale di parlamentare, ma anche come dirigente per la politica estera del mio partito.
Si tratta di una tematica che conosco bene e alla quale sono stato sempre particolarmente sensibile, anche perchè ho trascorso l'infanzia nel quartiere di Roma che ha ospitato fin dagli anni Cinquanta gran parte delle famiglie dei profughi italiani dalla Jugoslavia che si stabilirono a Roma dopo la fine della guerra.
Quartiere denominato appunto Giuliano-Dalmata, in cui ho risieduto per diversi anni, che serba ancora vive, nei racconti degli anziani, nei nomi delle strade, nelle intitolazioni di istituti presenti sul territorio, le memorie della Vostra terra.
Consideratemi quindi a disposizione per ogni iniziativa legata alla Vostra causa che possa ritenersi connessa alle mie attuali funzioni di parlamentare.

Un cordiale saluto,

sen. Alessandro Forlani


Alla c.a. di Furio Percovich

Ringraziandola per il Suo gradito messaggio, Le assicuro che non farò mancare il mio impegno e la mia disponibilità per la causa degli esuli istriani, fiumani e dalmati come, del resto, ho fatto in passato con la presentazione della proposta di legge (A.C. 3177) di cui sono primo firmatario.

Cordiali saluti

Basilio Catanoso


Roma, 17 febbraio 2004

Cara Signora Cosliani,

mi ha colpito la Sua lettera così struggente e piena di commozione con la quale vuole ricordare a noi parlamentari una delle pagine della nostra storia fra le più crudeli e tristi. Ma nessuno dimentica né vuole dimenticare la sventura e le ingiustizie che colpirono le popolazioni dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Farò tutto il possibile affinché quelle vicende che sconvolsero la vita di tanti italiani del nostro confine orientale siano conosciute e ricordate nella nostra memoria nazionale, perché queste costituiscano monito alle future generazioni e ricordino a quanti, che tali sventure ebbero la fortuna di non patire, come la libertà sia un valore faticosamente conquistato che abbiamo il dovere di conservare e rinnovare anche attraverso la memoria.
Invio i miei migliori saluti.

(Sen.Mauro Fabris)


Gentile Signor Percovich,

il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Sua e-mail. Il Capo dello Stato, ricordando il grandissimo sacrificio degli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia, ha recentemente affermato che "la tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di liberta e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto".

Colgo l'occasione per inviarLe i miei piú cordiali saluti.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO

(Dott. Fabrizio NEVOLA)


Gentile Signora Cosliani

il Presidente della Repubblica ha ricevuto la sua e-mail. Il Capo dello Stato ha recentemente affermato che la " ricostruzione e la rinascita della nuova Italia costarono sarifici grandissimi. In particolare, gli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia furono colpiti da violenza cieca ed esecranda e dalla sventura di dover abbandonare case e luoghi familiari. "

Colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

Il CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO

( Dott. Fabrizio NEVOLA)


Gentile Signor Famiglini,

il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Sua e-mail. Il Capo dello Stato, ricordando il grandissimo sacrificio degli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia, ha recentemente affermato che "la tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di liberta e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto".

Colgo l'occasione per inviarLe i miei piú cordiali saluti.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO

(Dott. Fabrizio NEVOLA)