Giornata della Memoria degli Esuli giuliano - dalmati - 22/1/2004
Le ricordiamo il nostro esilio e la commozione con cui
in questi giorni rendiamo sommesso, nei nostri cuori solenne omaggio
alla memoria dei fratelli caduti che riposano in pace in fondo alle
foibe del Carso e nel mare di Dalmazia.
Sono passati molti anni da quando gli italiani
dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia abbandonarono le case e gli affetti più
cari per fuggire dalla follia della guerra.
Una storia che in questi giorni ritorna con forza alla memoria.
Storia difficile da raccontare, scomoda da ricordare, dimenticata
sull'altare delle opportunità politiche interne ed internazionali e
colpevolmente ignorata dalla cultura italiana del dopoguerra.
Gentile Onorevole, nostra resta la custodia della
memoria delle umiliazioni patite dal nostro popolo, nostro il
ricordo per l'offesa delle proprietà svendute dai Governi italiani
del dopoguerra, a Lei chiediamo di adoperarsi affinché la storia
degli italiani del nostro confine orientale sia finalmente
conosciuta e che divenga memoria condivisa dall'Italia tutta.
Abbiamo fiducia nell'Europa di domani, aperta anche a
quei turbolenti Balcani che non sono solo un'espressione geografica,
ma che, ancora una volta dopo quasi cento anni, rappresentano il
rinnovato crocevia politico ed economico dell'Europa che con tanta
fatica stiamo costruendo.
Non ci dimentichi, la memoria del nostro esilio serva a
ricordare i valori di libertà in cui crediamo e che siamo sempre
pronti a difendere.
Ringraziandola per l'attenzione, ci è gradito l'incontro per porgere
cordiali saluti.
Mailing List "HISTRIA"
www.mlhistria.it
La ringrazio per il messaggio.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini
Non si preoccupi, non vi dimenticherò mai e tutti gli Italiani sapranno
e ricorderanno. L'amico e collega On. Roberto Menia non manca di
sollecitarmi
in questo senso (anche se non ce n'è bisogno) e voteremo compatti la legge
per l'istituzione della giornata della memoria.
Siamo con voi da sempre.
Un abbraccio
Marco Airaghi
Gentile sig. Angelini,
mi associo a Voi nel ricordare il sacrificio dei
fratelli caduti che
riposano in pace in fondo alle foibe del Carso e nel mare di Dalmazia.
La ringrazio per la bellissima e cortese lettera e la prego di
considerarmi
sempre vicino
a Lei ed ai suoi amici nel ricordo e nella testimonianza dei nostri
valori di
libertà ed
amor di Patria.
Luigi Ramponi
Vi sono vicino con tutto il cuore ed una solidarietà politica e morale immensa
Marco Zacchera
deputato di AN
Buongiorno,
vi sono vicina e sono in contatto con Roberto Predolin che a Milano insieme ai ragazzi del circolo giovanEuropa si battono molto.
Cordiali saluti.
Daniela Santanchè
Gentile signora, grazie per avermi ricordato il valore di questa giornata. Il
mio primo atto parlamentare di un qualche significato fu la decisione di
firmare, con molti colleghi di altri gruppi, una interpellanza che voleva
riaprire una via della verità sulle atrocità commesse nella sue
terre. Scriva ogni volta che vuole e per segnalare qualche tendenza
all'oblio. Si ricade spesso in quest'errore.
Distinti saluti. Ottaviano Del Turco
Gentile Signora Cosliani,
se l'Europa Unita sarà anche lo spazio nel quale gli esuli giuliano-dalmati
potranno ritrovare la loro "patria", si potrà dire che davvero l'unità
europea è un grande spazio di pace.
Le parole con cui esprime il suo appello sono cariche di speranza: le
istituzioni, certamente in debito con questi concittadini per ragioni
storiche, hanno il dovere non solo di non dimenticare, ma anche quello di
rendere possibile questa nuova speranza.
La ringrazio di aver condiviso anche con i parlamentari i suoi sentimenti e
le sue attese. Mi sembrano, sia i sentimenti che le attese, non solo
questioni personali: per questo ho pubblicato il suo messaggio sul mio sito
internet, alla pagina
http://www.euganeo.it/dialogo/
Con distinti saluti.
Sen. Tino Bedin
Gentile Signora MariaRita Cosliani
Gorizia
Ho ricevuto la sua email del 1 febbraio u.s.
Condivido pienamente quanto da lei esposto. Nessuno deve dimenticare i valori di libertà in cui crediamo e il sacrificio di tanti eroi caduti per la nostra Patria.
Mi adopererò, per quanto possibile, nel senso da Lei auspicato.
Grazie. Cordiali saluti.
Gerardo Bianco
Gentile Signora Maria Rita Cosliani,
ho molto gradito la Sua lettera nell'imminenza della celebrazione della
giornata della memoria degli esuli giuliano-dalmati.
Condivido profondamente quell'esigenza di non dimenticare che Ella
sottolinea nella Sua lettera, lo sdegno antico per le offese, i disagi e le
mortificazioni subìti dagli italiani che dovettero lasciare nel dopoguerra
le terre giuliano-dalmate e la Sua valutazione critica sulla colpevole
rimozione di questa pagina drammatica della nostra storia da parte di
alcuni settori della cultura italiana.
Mi sono interessato in più occasioni delle giuste rivendicazioni della
comunità dei giuliani, dalmati e istriani che lasciarono le loro terre e
dei loro discendenti, nel corso della mia esperienza passata di
amministratore locale e di quella attuale di parlamentare, ma anche come
dirigente per la politica estera del mio partito.
Si tratta di una tematica che conosco bene e alla quale sono stato sempre
particolarmente sensibile, anche perchè ho trascorso l'infanzia nel
quartiere di Roma che ha ospitato fin dagli anni Cinquanta gran parte delle
famiglie dei profughi italiani dalla Jugoslavia che si stabilirono a Roma
dopo la fine della guerra.
Quartiere denominato appunto Giuliano-Dalmata, in cui ho risieduto per
diversi anni, che serba ancora vive, nei racconti degli anziani, nei nomi
delle strade, nelle intitolazioni di istituti presenti sul territorio, le
memorie della Vostra terra.
Consideratemi quindi a disposizione per ogni iniziativa legata alla Vostra
causa che possa ritenersi connessa alle mie attuali funzioni di
parlamentare.
Un cordiale saluto,
sen. Alessandro Forlani
Alla c.a. di Furio Percovich
Ringraziandola per il Suo gradito messaggio, Le assicuro che non farò mancare
il mio impegno e la mia disponibilità per la causa degli esuli istriani, fiumani e
dalmati come, del resto, ho fatto in passato con la presentazione della
proposta di legge (A.C. 3177) di cui sono primo firmatario.
Cordiali saluti
Basilio Catanoso
Roma, 17 febbraio 2004
Cara Signora Cosliani,
mi ha colpito la Sua lettera così struggente e piena di commozione con la quale vuole ricordare a noi parlamentari una delle pagine della nostra storia fra le più crudeli e tristi. Ma nessuno dimentica né vuole
dimenticare la sventura e le ingiustizie che colpirono le popolazioni dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Farò tutto il possibile affinché quelle vicende che sconvolsero la vita di tanti italiani del nostro confine orientale siano conosciute e ricordate nella nostra memoria nazionale, perché queste costituiscano
monito alle future generazioni e ricordino a quanti, che tali sventure ebbero la fortuna di non patire, come la libertà sia un valore faticosamente conquistato che abbiamo il dovere di conservare e rinnovare anche attraverso la memoria.
Invio i miei migliori saluti.
(Sen.Mauro Fabris)
Gentile Signor Percovich,
il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Sua e-mail. Il Capo dello Stato, ricordando il grandissimo sacrificio degli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia, ha recentemente affermato che "la tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di liberta e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto".
Colgo l'occasione per inviarLe i miei piú cordiali saluti.
IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO
(Dott. Fabrizio NEVOLA)
Gentile Signora Cosliani
il Presidente della Repubblica ha ricevuto la sua e-mail.
Il Capo dello Stato ha recentemente affermato che la " ricostruzione e la
rinascita della nuova Italia costarono sarifici grandissimi. In particolare,
gli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia furono colpiti da violenza
cieca ed esecranda e dalla sventura di dover abbandonare case e luoghi
familiari. "
Colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
Il CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO
( Dott. Fabrizio NEVOLA)
Gentile Signor Famiglini,
il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Sua e-mail. Il Capo dello Stato, ricordando il grandissimo sacrificio degli italiani delle terre d'Istria e Dalmazia, ha recentemente affermato che "la tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di liberta e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto".
Colgo l'occasione per inviarLe i miei piú cordiali saluti.
IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO
(Dott. Fabrizio NEVOLA)