Lettera sul caso della rescissione dell'accordo bancario fra Privredna Banka Zagreb e Unione Italiana - 18/11/2005


Gentile Presidente della Repubblica, On.le CIAMPI Carlo Azeglio,

Gentile Presidente del Consiglio, On.le BERLUSCONI Silvio,

Gentile Ministro degli Affari Esteri, On.le FINI Gianfranco,

Gentile Ministro dei Rapparti col Parlamento, On. GIOVANARDI Carlo,

Gentile Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. TREMAGLIA Mirko,

Gentile Presidente della III Commissione permanente Affari esteri, emigrazione del Senato della Repubblica,
On.le PROVERA Fiorello

Gentili Membri della III Commissione permanente Affari esteri, emigrazione del Senato della Repubblica,

Vicepresidenti
On.le CASTAGNETTI Guglielmo,
On.le DANIELI Franco,

Segretari
On.le MORSELLI Stefano,
On.le BUDIN Milos,

On.le ANDREOTTI Giulio
On.le BOCO Stefano
On.le BONFIETTI Daria
On.le COLOMBO Emilio
On.le CORRADO Andrea
On.le FORLANI Alessandro
On.le GUZZANTI Paolo
On.le IANNUZZI Raffaele
On.le IOANNUCCI Maria Claudia
On.le MANZIONE Roberto
On.le NAPOLITANO Giorgio
On.le NESSA Pasquale
On.le PELLICINI Piero
On.le PIANETTA Enrico
On.le RIGONI Andrea
On.le SALVI Cesare
On.le SCALFARO Oscar Luigi
On.le SERVELLO Francesco
On.le SODANO Calogero
On.le TONINI Giorgio

Gentile Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all'estero del Senato della Repubblica,
On.le MINARDO Riccardo

Gentili Membri del Comitato per le questioni degli italiani all'estero del Senato della Repubblica,

On.le CREMA Giovanni
On.le DANIELI Franco
On.le FRAU Aventino
On.le MANUNZA Ignazio
On.le MARTONE Francesco
On.le MORO Francesco
On.le MULAS Giuseppe
On.le PAGANO Maria Grazia
On.le TREMATERRA Gino

Gentile Presidente della III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati,
On.le SELVA Gustavo

Gentili Membri della III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati,

Vicepresidenti
On.le RANIERI Umberto
On.le RIVOLTA Dario

Segretari
On.le BALDI Monica Stefania
On.le CIMA Laura

On.le ALFANO Ciro
On.le AMORUSO Francesco Maria
On.le ARNOLDI Gianantonio
On.le ARRIGHI Alberto
On.le AZZOLINI Claudio
On.le BIANCHI Giovanni
On.le BIONDI Alfredo
On.le CABRAS Antonello
On.le CALZOLAIO Valerio
On.le CIRIELLI Edmondo
On.le CRAXI Bobo
On.le CRUCIANELLI Famiano
On.le DEODATO Giovanni
On.le FASSINO Piero
On.le FOLLINI Marco
On.le FUMAGALLI Marco
On.le INTINI Ugo
On.le LANDI DI CHIAVENNA Gian Paolo
On.le MACCANICO Antonio
On.le MANTOVANI Ramon
On.le MATTARELLA Sergio
On.le MELANDRI Giovanna
On.le MICHELINI Alberto
On.le PACINI Marcello
On.le PAOLETTI TANGHERONI Patrizia
On.le PARISI Arturo Mario Luigi
On.le PAROLI Adriano
On.le PISCITELLO Rino
On.le RIZZI Cesare
On.le RONCHI Andrea
On.le RUTELLI Francesco
On.le SCHERINI Gianpietro
On.le SERENI Marina
On.le SGARBI Vittorio
On.le SPINI Valdo
On.le VERTONE Saverio
On.le VITO Elio
On.le ZACCHERA Marco

Gentili Onorevoli Senatori e Deputati,

scrivo a nome della ML Histria (http://www.mlhistria.it), gruppo di discussione operante su internet con lo scopo di preservare e tutelare l'identità culturale istriana, fiumana, quarnerina e dalmata di carattere italiano, in base allo spirito multietnico dei nostri tempi.
In riferimento all'articolo apparso sul quotidiano "Il Piccolo" il 15/11/2005 "Salta l'accordo sui crediti agli italiani" e altri (in allegato), con questa nostra vorremmo denunciare un gravissimo atto di discriminazione avvenuto ai danni della minoranza italiana che vive in Croazia.

L'11 novembre 2005, la Privredna Banka Zagreb, una banca croata della cui struttura proprietaria fanno parte Banca Intesa e la Banca Europea per il rinnovamento e lo sviluppo, ha sottoscritto un Accordo di collaborazione per la fruizione di prodotti e servizi bancari a condizioni agevolate con l'Unione Italiana di Fiume.

L'Accordo U.I. - PBZ è stato presentato l'11 novembre sera in conferenza stampa ai nostri connazionali presso la Comunità degli Italiani di Fiume, alla presenza del presidente della U.I. Maurizio Tremul, del presidente della Giunta della U.I. Silvano Zilli, dell'onorevole Furio Radin ,deputato della Comunità Nazionale Italiana al Sabor croato, del Console italiano a Fiume Fulvio Rustico, del vice - presidente della Privredna Banka Zagreb Giancarlo Miranda e di altre Autorità rappresentative delle Comunità Italiane in Croazia.

Destinatari dell'accordo bancario i soci delle Comunità degli Italiani, sia effettivi che sostenitori, quindi sia appartenenti alla minoranza italiana che alla maggioranza croata e ad altre minoranze ( serba, bosniaca, ungherese etc ).

Trattandosi di una prassi bancaria legata ad esigenze normali di ampliamento della propria attività, per la quale la PBK ha già siglato accordi di questo tipo con significative strutture pubbliche e private della Croazia, l'accordo con la U.I. ha senza alcun dubbio rappresentato un importante riconoscimento per il ruolo della Comunità Italiana , e dei suoi associati, nella valorizzazione di contenuti culturali e territoriali nell'area istro - quarnerina.

Assolutamente inaspettato ed ingiustificato, quindi, è stato l'attacco politico contro l'accordo U.I. - PBZ da parte dei media croati Novi List di Fiume e Glas Istre dell'Istria, che lo hanno definito " fascismo bancario ". Ma ancora più gravi sono state le feroci accuse mosse da altissimi Rappresentanti dello Stato e del Governo croato, i quali non hanno esitato a dichiarare " discriminatorio " tale accordo , annunciandone la non accettazione in quanto " politicizzato " a favore della minoranza italiana e dei suoi sostenitori.

Le pressioni sull'istituto bancario di Zagabria sono state così forti da indurlo, il 14 novembre scorso con un comunicato ufficiale, a rescindere l'accordo con l'Unione Italiana.

La Mailing List Histria, di fronte ad un attacco così violento nei confronti dei diritti di cittadinanza dei connazionali residenti in Croazia, che sono anche cittadini croati, impediti di poter usufruire di normali agevolazioni alle quali possono accedere gli altri cittadini di nazionalità croata, Vi chiede un forte intervento in difesa della nostra minoranza nazionale.

La Mailing List Histria individua in questa vile e denigratoria campagna verso la Comunità Nazionale Italiana un mancato rispetto delle norme dell'Unione Europea in tema di diritti delle minoranze, nonchè il tentativo di impedire qualsiasi progresso economico, culturale e sociale alle Comunità Italiane e alla loro struttura di rappresentanza, l'Unione Italiana , da parte di settori retrivi della Croazia, in aperta contraddizione con la richiesta di adesione alla U.E.

La Mailing List Histria, gentili Onorevoli, Vi chiede pertanto di intervenire nelle sedi che reputate oppportune, affinchè si possa porre rimedio a questo atto di prepotenza, che ha colpito così duramente la dignità e la libertà della nostra minoranza nella Repubblica di Croazia.

Distinti saluti

Axel Famiglini, per la ML Histria

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Il Piccolo - Trieste: 15/11/05 Salta l'accordo sui crediti agli italiani

Le polemiche sollevate contro l'iniziativa hanno avuto effetto immediato:
l'istituto ha fatto marcia indietro per l'assurda «politicizzazione»

Salta l'accordo sui crediti agli italiani

La Privredna banka Zagreb ha deciso di rescindere il contratto siglato con l'Ui

FIUME La Privredna banka Zagreb dice basta alle velenose polemiche e prese di posizione, optando per la rescissione del contratto di collaborazione firmato venerdì scorso con l'Unione Italiana. «L'accordo - come si può leggere nel comunicato diffuso ieri pomeriggio dall'istituto zagabrese e firmato dal direttore Bozo Prka - è stato purtroppo inquadrato in una politicizzazione inaccettabile e deleteria, che ha costretto la Privredna ad annullare il progetto di cooperazione con l'Unione italiana». Come noto, l'11 novembre, la PbZ (di proprietà del gruppo Intesa di Milano) e l'Ui avevano sottoscritto un accordo che contemplava facilitazioni per i soci della massima organizzazione della minoranza italiana. «Volendo rimanere fuori dai giochi politici, soprattutto quelli su base nazionale - si legge nel comunicato - la Privredna ha voluto annullare il contratto che determinati circoli avevano commentato in modo sbagliato e tendenzioso, a uso e consumo dei loro obiettivi politici, stravolgendo il significato e le finalità del contratto di collaborazione. Simili accordi con aziende ed enti, che garantiscono un alto numero di clienti - continua il comunicato - danno vita ad agevolazioni, prassi ordinaria nelle banche croate e di tutto il mondo». Rimarcando che non si è assolutamente voluto dar vita a discriminazioni nazionali, alla Privredna banka hanno espresso l'auspicio che coloro che hanno innescato la sterile polemica spieghino ora ai soci dell'Unione Italiana perché loro, pur appartenendo a un'associazione con numerosi affiliati, non potranno beneficiare di determinate facilitazioni, mentre invece i dipendenti di diverse aziende e istituzioni di tutta la Croazia potranno continuare a farlo. Ricordiamo che ad esprimersi contro l'intesa sono stati sia il presidente della Repubblica, Stipe Mesic, che il premier Ivo Sanader, come pure partiti del centrodestra e del centrosinistra.
Il presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha dichiarato che la decisione della Privredna va accettata «con comprensibile rammarico» e che comunque non sposta di un millimetro la collaborazione tra questa banca e l'Unione. «È semplicemente vergognosa - ha aggiunto Tremul - l'azione strumentale portata avanti da singoli mezzi d'informazione (il riferimento è al quotidiano fiumano Novi List che aveva titolato «fascismo bancario», ndr.) e da alcuni partiti politici, sottolineando che gli italiani non possono permettersi di avviare progetti di sviluppo e che ogni qual volta che guardano avanti vengono tacciati di essere fascisti». Tremul ha aggiunto che «si vuole inoltre impedire qualsiasi prospettiva di crescita della nostra Comunità nazionale, e i suoi appartenenti sono costretti a vivere in una situazione di soggezione e posti sempre e comunque sotto controllo». Nel tardo pomeriggio di ieri, l'Unione Italiana ha emesso un comunicato nel quale condanna «la politicizzazione e la strumentalizzazione dell'iniziativa, portata avanti con una campagna diffamatoria e discriminatoria. Siamo convinti che questo specifico atteggiamento negativo nei nostri confronti sia dovuto esclusivamente alla nostra appartenenza nazionale». L'Ui si è scusata pertanto con i connazionali per l'esito dell'intera vicenda dovuto a fattori estranei e ostili all'Unione e a tutta la Comunità nazionale italiana.

Andrea Marsanich

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La Voce del Popolo - Fiume: 15.11.05 - Zagabria : La PBZ ha rescisso l'intesa con l'UI

A CAUSA DELL'INUTILE POLITICIZZAZIONE DI TUTTO IL PROGETTO COMMERCIALE

La PBZ ha rescisso l'intesa con l'UI

Alcuni circoli avevano iniziato a interpretare erroneamente l'accordo

ZAGABRIA - La Privredna banka Zagreb ha deciso di disdire l'accordo di collaborazione con l'Unione Italiana firmato venerdì che prevedeva alcune agevolazioni per i soci delle Comunità degli Italiani, a causa dell'inutile politicizzazione di tutto il progetto d'affari. Nel rammentare che gli accordi di cooperazione con imprese e associazioni sono una prassi consueta nel mondo bancario, l'istituto di credito zagabrese ha espresso l'auspicio che coloro che hanno contribuito a politicizzare il progetto sappiano spiegare agli appartenenti all'Unione Italiana come mai essi non possano fruire di determinati sconti, mentre numerose altre ditte e associazioni in Croazia lo possono fare. Nella nota diramata sulla vicenda la Privredna banka rileva che l'accordo d'affari viene disdetto perché determinati circoli avevano cominciato a interpretarlo in maniera completamente errata e a sfruttarlo per obiettivi politici. L'istituto di credito zagabrese, invece, vuole rimanere al di fuori degli scontri politici, specie di quelli su base nazionale.
Nel suo comunicato la PBZ ricorda di aver firmato venerdì scorso con l'UI l'accordo di collaborazione legato alla fruizione di determinati prodotti e servizi bancari con condizioni un pò più favorevoli per i soci dell'Unione. Le intese d'affari con varie ditte e organizzazioni, alle quali in base al principio mirato ad attirare un gran numero di clienti, vengono concessi determinati sconti, è una prassi bancaria consueta nel mondo e anche nella Repubblica di Croazia. Pertanto la PBZ, alla pari di altre banche, ha stipulato contratti d'affari simili, ed anche più vantaggiosi con un gran numero di ditte nazionali ed estere, di proprietà statale e privata (dalle imprese pubbliche, ai sindacati, alle università, agli ospedali, alle case editrici, alle varie organizzazioni no profit, ecc.)
È estremamente interessante notare però come l'attenzione di determinati media ed esponenti politici non è stata calamitata dal finanziamento di altre associazioni e altri progetti con finanziamenti agevolati ancora maggiori, come ad esempio il progetto di finanziamento della popolazione sul territorio sotto particolare tutela statale (le aree devastate dalla guerra nelle quali vivono croati, cechi, serbi, slovacchi, ungherese e altre minoranze nazionali).
Il sistema di sconti sui prodotti della PBZ, denominato Inovacija (innovazione), si impernia in ultima analisi su una base individuale, per cui i tassi d'interesse e le indennità vengono ridotte in armonia al numero di prodotti individualmente fruiti nella Banca. In tal modo ogni cittadino della Repubblica di Croazia può fruire di un tasso del 7,98 per cento per i fidi bancari, ovvero lo sforamento del tetto previsto per i conti correnti, il che rappresenta il tasso più basso nel paese, mentre ai soci dell'Unione è stato offerto un tasso del 12,98 per cento. Essi possono realizzare, come tutti gli altri cittadini della Croazia, fruendo di un numero più vasto di prodotti, dello stesso sconto massimo complessivo del 7,98 per cento. Nel campo dei crediti per l'edilizia la situazione è molto simile. I soci dell'Unione possono fruire solo dei crediti in Euro al tasso d'interesse del 6,69 per cento, tasso di sconto 5,83 per cento (accanto a Inovacija 5,49 p.c., tasso di sconto 5,62 p.c.) mentre tutti i cittadini possono fruire anche di crediti in franchi svizzeri con lo sconto massimo, al tasso d'interesse più basso del 4,15 per cento, tasso di sconto 4,22 p.c. Se si tiene in considerazione il fatto che i soci dell'Unione non sono soltanto italiani, ma anche croati e minoranze, nonché il fatto che non tutti gli italiani in Croazia sono membri dell'UI e che l'Unione nel suo statuto non richiede ai propri soci di essere italiani, arriviamo alla verità, ovvero al fatto che non si può assolutamente parlare di discriminazione nazionale.
Il sistema degli sconti massimi sui prodotti e sui servizi PBZ, introdotto già nel novembre del 2003, è su base individuale ed è uguale per tutti i cittadini della Croazia. Gli accordi con determinate agevolazioni si riferiscono agli sconti di base, i quali in linea di principio offrono minori agevolazioni rispetto al sistema generico.
La PBZ è una banca croata nella quale lavorano cittadini croati in base alle norme di legge croate, si fregia di un nome croato e reinveste nella Repubblica di Croazia il 60 per cento degli utili complessivi della Banca. La PBZ è nota come una istituzione che investe nella società croata in tutti i segmenti, più di qualsiasi altra istituzione finanziaria, di regola oltre due milioni di euro all'anno in donazioni e sponsorizzazioni, aiutando i meno abbienti, le parti più disagiate della società, diverse istituzioni per l'infanzia, la sanità, fino a tutte le più importanti federazioni sportive nazionali come il comitato olimpico (HOO), la federcalcio (HNS), ecc. Nella struttura proprietaria della PBZ si trovano Banca Intesa e la Banca europea per il rinnovamento e lo sviluppo. Il maggiore azionista singolo di Banca Intesa è la banca francese Credit Agricole, mentre gli altri azionisti sono banche e ditte di diverse parti dell'UE, dalla Germania, all'Italia, alla Francia, ecc. Pertanto la PBZ, conclude il comunicato, per il suom sistema decisionale, la sua attività e il suo contributo all'ambiente sociale, nonché per le caratteristiche succitate, è una banca croata, con un forte background europeo.

Ci hanno risposto...


Il caso segnalato mi sembra molto grave ed ho pertanto predisposto una interrogazione parlamentare al Ministro degli esteri che Le allego.
Ne dia pure ampia pubblicità se lo ritiene utile.
Un cordiale saluto

on. Marco Zacchera
responsabile politica estera AN


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Interrogazione a risposta scritta

Zacchera – Al Ministro degli Affari Esteri

Per sapere, premesso che,

- nei giorni scorsi era stata predisposta una bozza di intesa tra la Unione Italiana di Fiume e la Privedna Bank Zagreb con agevolazioni bancarie previste per i soci e simpatizzanti dell’Unione Italiana e che tale intesa era stata pubblicizzata a mezzo stampa

- che l’intesa prevedeva vantaggi economici – ad esempio la possibilità di acquistare immobili ad un tasso del 5,69% in luogo del 6,05% usuale – ovvero offriva più favorevoli condizioni di mercato,

- ma nei limiti delle consuete convezioni che le banche attuano nei confronti di associazioni, tanto che i tassi applicati risultano in linea con altre operazioni similari della stessa banca

- che la Privedna Bank Zagreb è tra l’altro controllata dal gruppo Banca Intesa

- che a seguito dell’annuncio di tale accordo si è scatenata in Croazia una pesantissima campagna di stampa in cui l’operazione è stata addirittura tacciata come “fascismo bancario”

- che a seguito di tale campagna di stampa la Privedna Bank ha rinunciato alla convenzione con l’Unione Italiana per paura di rappresaglie

Quali ulteriori dettagli siano a conoscenza del governo e quali iniziative il governo abbia attuato nei confronti di quello croato per protestare contro simili atteggiamenti che ancora una volta danneggiano e discriminano la comunità italiana in Croazia

Se non si ritenga di sottolineare in sede di Unione Europea la perdurante presenza in Croazia di un clima inaccettabile nei confronti della minoranza italiana e sia da sottolineare come in questa nazione non vengano purtroppo ancora osservati i principi sui cui si basa la civile convivenza a livello europeo

Se questo episodio, unito ad altri recentemente portati a conoscenza dell’opinione pubblica (come il caso della casa italiana a Zara) non impongano di affrontare globalmente il problema dei rapporti con la Croazia e di prendere opportuni provvedimenti per spingere le autorità di Zagabria ad atteggiamenti meno discriminatori verso la minoranza italiana iniziando con una chiara denuncia del clima intollerabile che alcune fonti di stampa e media stanno montando ai danni della comunità italiana

On. Marco Zacchera


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Roma, 22 novembre 2005

Interrogazione a risposta in Commissione all'On. Ministro degli Affari Esteri

Interrogante: On. Sandro Delmastro delle Vedove

Premesso che:

- il quotidiano "Il Piccolo" del giorno 15 novembre 2005 ha pubblicato un articolo dal titolo "Salta l'accordo sui crediti agli Italiani" che testimonia la costante presenza di spirito anti-italiano in Croazia;

- in data 11 novembre 2005 la Privredna Banka Zagreb, istituto di credito croato nella cui compagine sociale figurano Banca Intesa e la Banca Europea per il rinnovamento e lo sviluppo, ha sottoscritto un accordo di collaborazione per la fruizione di prodotti e di servizi bancari a condizioni agevolate con l'Unione Italiana di Fiume;

- l'accordo di collaborazione e' stato presentato la sera dell'11 novembre 2005 in conferenza stampa agli Italiani presso la Comunita' degli Italiani di Fiume, alla presenza del Presidente Maurizio Tremul, dell'On. Furio Radin, deputato della Comunita' Nazionale Italiana al Sabor croato, del Console Italiano a Fiume Dottor Fulvio Rustico, del Vice-Presidente della Privredna Banka Zagreb Dottor Giancarlo Miranda e di altre autorita' rappresentative delle Comunita' Italiane in Croazia;

- destinatari dell'accordo bancario erano i soci, sia effettivi che sostenitori, delle Comunita' degli Italiani, quindi sia appartenenti alla minoranza italiana che alla magioranza corata e ad altre minoranze (serba, bosniaca, ungherese etc);

- non sfugge ad alcuno che l'accordo di collaborazione ha rappresentato un importante riconoscimento per il ruolo della Comunita' Italiana, e dei suoi associati, nella valorizzazione di contenuti culturali e territoriali nell'area istro-quarnerina;

- contro l'accordo bancario si e' improvvisamente ed inspiegabilmente scatenato un violento attacco politico da parte dei "media" croati "Novi List" di Fiume e "Glas Istre" dell'Istria, che, con semantica tanto ridicola quanto insulsa, lo hanno definito "fascismo bancario";

- come se non bastasse questo odioso e becero rigurgito anti-italiano, si sono levate assurde accuse da parte di alti rappresentanti dello Stato e del Governo croato, che hanno definito "discriminatorio" l'accordo, che dunque doveva essere revocato in quanto "politicizzato" a favore della minoranza italiana e dei suoi sostenitori;

- le fortissime pressioni sull'istituto bancario di Zagabria hanno prodotto il risultato voluto, in quanto il 14 novembre 2005 con un comunicato ufficiale e' stato rescisso l'accordo con l'Unione Italiana;

- l'episodio e' gravissimo perche' da una parte testimonia come non sia venuto meno lo spirito di odio delle strutture politiche croate nei confronti dell'Italia e degli Italiani, e dall'altra esprime l'arroganza delle autorità croate che violano impunemente le norme dell'Unione europea in tema di diritti delle minoranze, mentre sembra rispettata soltanto la regola ferrea che vuole reprimere ogni tentativo di migliorare i rapporti fra le diverse comunita' e che, al contrario, vuole continuare a mancare di rispetto nei confronti dei nostri connazionali;

- e' decisamente necessario far sentire la forte protesta del nostro governo nei confronti del governo croato quale segno tangibile di solidarieta' nei confronti degli Italiani cola' residenti e quale richiamo al rispetto dei princìpi che debbono conformare i comportamenti degli Stati che formulano richiesta di adesione all'Unione europea;

tanto premesso

I N T E R R O G A

l'On. Ministro degli Affari Esteri per sapere:

- quali urgenti iniziative intende assumere per protestare ufficialmente verso il governo di Croazia per gli attacchi xenofobi anti-italiani sferrati per costringere Privredna Banka Zagreb a revocare l'accordo stipulato in data 11 novembre 2005 con l'Unione Italiana di Fiume;

- se non ritenga di segnalare al Governo di Croazia che tali comportamenti possono costituire ostacolo serio, ed anzi insuperabile, all'accoglimento della sua richiesta di adesione all'Unione europea proprio in quanto violano princìpi fondamentali di pacifica e serena convivenza fra le diverse etnìe presenti nei Paesi europei.

On. Sandro Delmastro delle Vedove


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