Lettera ai parlamentari sulla cittadinanza italiana perduta dagli esuli Giuliano-Dalmati emigrati all'estero ed altri casi - 10/11/2004



Onorevole,

Le scriviamo a nome dalla Mailing List "Histria" e del Forum "Fiume", gruppi di discussione operanti su internet con lo scopo di preservare e tutelare l'identità culturale istriana, fiumana, quarnerina e dalmata di carattere italiano, agendo in collaborazione sia con i Connazionali Esuli in Italia e all'Estero, sia con quelli che compongono la Minoranza Italiana residente in Croazia e Slovenia.

Le chiediamo il Suo appoggio per proporre un unico Disegno di Legge che preveda la giusta, necessaria ed urgente soluzione in merito al riacquisto/acquisto della Cittadinanza Italiana, senza vincoli temporali e di residenza, per tutti gli Emigrati Italiani, compresi gli Esuli Giuliano-Dalmati all'Estero e, naturalmente, i Discendenti di Italiani residenti in Slovenia e Croazia.

In particolare vogliamo segnalarLe la posizione di numerosissimi Connazionali, originari della Venezia Giulia e Dalmazia, che avevano conservato la Cittadinanza Italiana in seguito all' opzione conforme il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947, dovendo poi abbandonare i territori ceduti all'allora Jugoslavia.

Successivamente, migliaia di loro dovettero emigrare in Australia e nelle Americhe tramite un'organizzazione delle Nazioni Unite, l' I.R.O. (International Refugee Organisation), subendo la perdita della Cittadinanza Italiana (come dettagliato nel "Memorandum" trascritto in calce) ed ancora oggi non possono riacquistarla.

Ma questo problema é sofferto anche da tantissimi Emigrati dalle altre Regioni italiane che, per vari e spesso giustificati motivi, non hanno potuto chiedere il riacquisto della Cittadinanza Italiana nei termini previsti dall'Art. 17 della Legge 5.2.1992 nº 91, scaduti nel 1997. Infatti nelle riunioni del C.G.I.E. ( Consiglio Generale degli Italiani all' Estero) da tempo si parla della "necessità” della riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza senza vincoli temporali e di residenza".

Infine, facciamo presenti le seguenti iniziative legislative in sospeso presso la Camera dei Deputati :

  • On.BENVENUTO : C. 3208 - " Disposizioni in materia di riconoscimento del diritto alla cittadinanza italiana per i connazionali residenti nei territori di Slovenia e di Croazia già facenti parte dello Stato italiano " .
    Assegnato il 23 ottobre 2002 alla 1a Commissione - Affari Costituzionali .
  • On. BOCO : ddl n. 2447 - " Integrazione dell'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza italiana"
    Assegnato il 25 settembre 2004 alla 1a Commissione - Affari Costituzionali .
  • On. BUONTEMPO : C.5199 "Norme per l'acquisto della cittadinanza da parte dei discendenti di italiani residenti in Slovenia e in Croazia" .
    Assegnato il 29 settembre 2004 alla Commissione 1 Affari Costituzionali .

    tutti strettamente relazionati con la problematica di cui sopra.

    Pertanto sollecitiamo la Sua cortese attenzione su questi delicati e gravi problemi auspicando la loro soluzione complessiva in un unico provvedimento.

    Grazie e distinti saluti.

    per la M.L. Histria ed il Forum Fiume

    ( firma di chi trasmette la lettera )

    Allegato:

    MEMORANDUM

    "Situazione degli Istriani,Fiumani e Dalmati esuli in Italia in seguito ad "opzione per la Cittadinanza Italiana conforme il Trattato di Pace del 10.02.1947" e successivamente emigrati all'estero, con obbligato cambio di cittadinanza e conseguente perdita di quella Italiana ( in applicazione degli articoli 8 e 12 della legge 13 giugno 1912, n. 555 )

    Gli esuli sono stati reclutati dall'I.R.O.( International Refugee Organisation) dai campi profughi della "Post Bellica", dove languivano senza una possibilita di sistemazione, ed altri da fuori campo, come erano conosciuti da noi.
    Quando reclutati, sui documenti venivano indicati di nazionalita` V.G. (Venezia Giulia) .
    Una clausola nel mandato dell'I.R.O.indicava; chiunque non poteva far ritorno nei loro luoghi di nascita senza essere perseguitato,era eleggibile di asilo. Questa era la situazione a giugno 1949.
    Gi esuli Optanti assieme a quelli che optarono nei campi C.R.P. in italia ed in attesa di una conferma cadevano sotto quel mandato.
    La maggior parte degli Yugoslavi erano da tempo ospiti del Campo concentramento stranieri di "LIPARI" sotto il protettorato dell' U.N.R.R.A. fino al 1949 -Piu` tardi, ospitati presso il campo di concentramento "Stranieri" a Frascati -Roma. Quando entravano all' I.R.O. venivano espatriati al piu` presto possibile.
    Il Governo Italiano che finanziava anche parte della missione I.R.O. in Italia, mando` un dichiarazione di protesta al Governo Australiano citando la disparita`dell` emigrazione Italiana e la agevolazione della emigrazione I.R.O.
    Vedi Memorandum n 22, della " Delegazione Australiana Roma", critica del "Giornale d'Italia ed Avanti a Sforza".(2/2/1950)
    A data 1/9/1950 l' I.R.O.' dichiarava gli esuli Giuliano Dalmati "INELLEGIBILI" e furono rimandati ai vari campi "Holding" dell''I.R.O. in attesa di una soluzione. (Aversa-Capua-Salerno Jesi ecc.) Appelli furono innoltrati al Quartier Generale dell'I.R.O. a Ginevra," Review Board, Conseil de Recours Palais Wilson.
    La risposta per noi arrivó il 2/4/1951 con la nota; Having examined the case file and found it to be ""Reasonably Complete".and reached the following decision; "Petitioner is declared within the mandate ELEGIBLE " .
    Al momento dello sbarco fino ad aprile 1951 gli esuli per la maggior parte venivano indicati con nazionalita` V.G., e certi partiti anche da Bagnoli nello stesso scaglione venivano al momento dello sbarco indicati come YU, oppure Fiume , Pola Valle d'Istria, Castua, Abbazia ,o Stateless. Questo e` il dilemma: perché ??
    Tipico esempio sulla lista di sbarco Ferdinando C. era segnato Yu, ma sul foglio di cittadinanza é segnato V.G.
    Altri commenti a proposito si possono leggere nel libro edito nel1956 da Egon Kunz pag. 120-121 Arthur Colwell Displaced Persons.
    L' I.R.O. aiutava come poteva, ma tra il personale del campo operavano diversi filoslavi e spie. (Uno é stato individuato da me quando lavoravo presso l'Office of legal Protection and Documentation" H.Q. Bagnoli come Junior archivista e Messanger)
    Le presenti mie ricerche d'archivio, sostengono la tesi di sbarco.

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    1) Al momento la situazione per il riacquisto della cittadinanza Italiana e` congelata sin dal 1997.

    Secondo il Consolato Italiano a Melbourne si puo` solo riacquistarla solo con la residenza in Italia. Vedi Circolare M.A.E. " DGIT - Ufficio III - 4 marzo 2004 - Oggetto - Riacquisto della cittadinanza italiana da parte di ex-connazionali, ai sensi dell'art. 13 della Legge 5.2.1992,n. 91", .firmata dal Min.Sandro Maria Siggia, Vice Direttore Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie.

    Ho avuto dirette consultazioni con il Consolato a Melbourne, l`unica speranza al momento ,che venga emessa un nuova legge in futuro per il ricupero. Questa legge valerebbe per tutti.

    Sfortunatamente abbiamo perso l'occasione dell'apertura della legge italiana del 1992, perché la legge Australiana "Loss of Australian Citizienship on acquisition of another Citizenship"- "Section 17 of the Australian Citizenship Act 1948"- prevedeva che con l'acquisto di altre nazionalita` si perdeva quella Australiana. La suddetta legge e` stata abolita a fine 2003, e principio 2004.

    2) In data del 9 Agosto 2001 la nostra Associazione Italo-Australiana "Citta` di Fiume Inc." ha preso contatti con l'On. Mirko Tremaglia esponendo i nostri problemi,e la volonta` di riacquistare la cittadinanza Italiana per noi e nostri discendenti, e di disporrere che, documentazioni e copie delle nostre opzioni ed altre documentazioni rilevanti siano fatte reperibili quando richieste.
    Risposta ricevuta dal On. Mirko Tremaglia al 6 Gennaio 2002 , suo riferimento "n. 397/2 eab." nella quale ci informava che aveva dato certe disposizioni in merito,ma potevano emergere certe difficolta` dato il lungo tempo trascorso in archivi

    3) Al 15 maggio 2004 su nostra iniziativa "Città di Fiume Inc". abbiamo scritto un'altra lettera al On. M. Tremaglia, chiedendo un tempestivo intervento a favore di noi esuli e discendenti per il riacquisto della suddetta cittadinanza, visto che andiamo rapidamente scomparendo. ( Nostra lettera rif. Min.Ita/mon.04/2L2- 15 Maggio 2004)

    Nella lettera c'erano i nomi delle diverse associazioni che abbiamo consultato e che hanno aderito con firma:

    Associazione Italo-Australiana "Città di Fiume Inc.".- Melbourne
    Famiglia Istriana Inc. - Melbourne
    Famiglia Zaratina Inc. - Adelaide
    Famiglia Istriana - Adelaide
    Associazione Fiume - Brisbane
    Cub Fiumano-Giuliano - Perth
    Circolo Fiumano - Melbourne
    Jadera (Zara) Social Club - Melbourne.

    La lettera e` stata spedita attraverso contatti diretti con rappresentati locali e la Farnesina. Al momento attendiamo una risposta in merito.

    4) I nostri nipoti e pre nipoti ci stanno chiedendo l'identita` delle loro origini. Questo non e` solo un problema Australiano bensi` mondiale. (Americhe, Africa, Oceania) .

    Giuseppe Bartolome`
    Presidente dell' Associazione Italo-Australiana "Città di Fiume Inc.".- Melbourne

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    Ci hanno risposto...


    Roma, 10 novembre 2004

    Gentile Sig. Furio Percovich
    Ho ricevuto – via e.mail- la sua esposizione sulla difficile situazione degli Istriani, Fiumani e Dalmati esuli in Italia.
    Ho preso atto del contenuto e svolgerò, per quanto possibile, il mio interessamento nelle sedi opportune.
    Nel ringraziarLa per la fiducia, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
    Gerardo Bianco


    Gentile Furio Percovich, Massimo D'Alema da giugno è parlamentare europeo e non può seguire l'iter delle leggi della repubblica italiana. Le suggerisco di verificare i componenti delle commissioni affari costituzionali e affari esteri della camera sul sito www.camera.it (e possibilmente individuarne uno eletto nella vostra zona) e rivolgersi a qualcuno di loro perchè possa portare avanti le iniziative in sospeso o ricominciare daccapo. Cordialmente, la Segreteria


    Sono a vostra disposizione per ogni tipo di collaborazione ( e lo farei proprio con piacere !!) Marco Zacchera deputato di AN


    Gentile Signora Maria Rita,

    La ringrazio della segnalazione relativa al DDL 2447 del Sen. Boco e sarà mia cura seguire il procedimento nella speranza ch possa trovare accoglimento. Rimango a Sua disposizione e Le invio cordiali saluti.

    Sen. Avv. Alessandro Battisti


    Presterò attenzione alle proposte di legge Cordiali saluti Luigi Giacco


    Gentile Signora Maria Rita,
    in merito alla Sua e-mail sulla possibilità di redigere una proposta di legge ai fini dell'acquisizione della cittadinanza italiana per tutti gli emigranti italiani, La pregherei di voler prendere contatti con la nostra segreteria, lasciando i Suoi recapiti, per poter magari fissare un appuntamento con il sen. in persona finalizzato ad approfondire la suddetta tematica, così complessa da comprendere tramite una semplice e-mail.

    Grazie.

    La segreteria del sen. Alessandro Forlani


    Gentile Signor Percovich,
    Quando vi sono più proposte di legge che riguardano la medesima materia il Presidente di Assemblea decide per l'esame congiunto delle stesse.
    All'interno della commissione di merito competente per materia (cui i progetti sono assegnati per l'esame istruttorio) o è elaborato un testo base che raccoglie i contenuti delle diverse proposte o una delle proposte esistenti viene scelta come testo di base.
    Non vedo quindi la necessità di elaborare una nuova proposta riassuntiva, visto che vi sono già tre proposte pendenti in Parlamento (due alla Camera e una al Senato).
    Mi sembra semmai necessario che, una volta iniziato l'esame, voi monitoriate l'evoluzione dei lavori così da far presente istanze non accolte nel corso dell'esame parlamentare.
    Cordialmente
    Livia Turco


    Gentile Signora Maria Rita,
    La ringrazio per la Sua cortese lettera e per i contenuti che reputo molto interessanti.
    Non mancherò di sostenere i disegni di legge enunciati quando verranno esaminati e discussi in Senato.
    Le auguro buon lavoro e Le invio i miei più distinti saluti. sen. Renzo Gubert


    Gentile signor Percovich,
    mi chiamo Michele Del Ben, sono un giornalista triestino e da qualche anno lavoro alla Camera dei Deputati. E così sono diventato anche collaboratore degli on.li Roberto Damiani e Ettore Rosato.
    Ho visto la sua e-mail inviata all'on. Damiani riguardante la proposta di legge sulla cittadinanza perduta.
    Poichè sia Rosato che Damiani sono perfettamente d'accordo con Lei sulla necessità di depositare subito una nuova proposta che si affianchi a quelle già presentate, Le chiedo se ci può dare una mano, inviandoci uno schema di relazione introduttiva e anche delle indicazione per l'articolato. Avremo così realizzato una proposta che contiene anche le vostre, precise sensibilità che altrimenti noi non saremo riusciti a far uscire nella loro completezza.
    Grazie per quello che potrà fare.
    Un cordiale saluto. Michele Del Ben