Lettera sulla precaria situazione economica dell'Edit per i Parlamentari che ci hanno contattato - 3/9/2001

Onorevole,
Innanzitutto cogliamo l'occasione per ringraziarLa della Sua risposta alla nostra missiva precedente, nonchè dell'apprezzamento che Ella aveva mostrato nei confronti del nostro Manifesto Programmatico.

Approfittiamo dell'interesse che Lei aveva mostrato per le vicende storiche che riguardano il nostro confine orientale e la nostra minoranza autoctona attualmente residente in Istria, nella città di Fiume e in Dalmazia per metterLa a conoscenza della difficile, anzi tragica situazione in cui si trova la casa editrice EDIT di Fiume, unica casa editrice in lingua italiana all'estero, e storica istituzione della minoranza stessa.

L'EDIT che dagli anni 50 opera con tenacia e competenza per salvaguardare la nostra lingua e la nostra cultura in regione, si trova infatti al quasi collasso finanziario per la mancata attuazione degli impegni economici presi nei sui riguardi dal governo croato.

L'EDIT pubblica un quotidiano, "La Voce del Popolo", un quindicinale di grandissimo valore culturale, "Panorama", molte altre riviste nei più svariati settori, ed è inoltre l'editrice di libri di testo per le Scuole Italiane in Croazia e Slovenia, di libri vari e di quasi tutte le pubblicazioni del Centro Ricerche Storiche di Rovigno, biblioteca depositaria del Consiglio d'Europa ed altro ente benemerito degli Italiani delle terre perdute.

La sua sparizione significherebbe un vero e proprio disastro culturale per la nostra minoranza.

Nella speranza che anche grazie al Suo intervento il Parlamento Italiano o, perché no, dei privati del nostro Paese si volessero muovere per questa causa, Le porgiamo

Cordiali saluti

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