Cesenatico, 9/6/2006
Gentilissimo Sig. Cappelli,
ho visionato il sito http://www.emiliaromagnalines.it/ e desidero esprimere
con questa mia i miei più sentiti complimenti per il servizio di
collegamento tra le due coste dell'Adriatico che l'Emilia Romagna Lines ha
deciso di offrire alla vasta clientela della nostra regione e non solo.
Speriamo che questo sia un primo passo per riallacciare quei legami che le
rotte solcate dai trabaccoli da trasporto garantivano con i commerci e che
sono stati tragicamente interrotti dalle vicende intercorse durante il
secondo conflitto mondiale.
Noto altresì con piacere che per quanto riguarda l'Istria ed il Quarnaro è
stato fatto uso del toponimo in lingua italiana rispettando così la storia
di quelle terre e la comunità italiana che vi risiede e che gode (o che
comunque aspira di poter beneficiare in futuro), a vari livelli, di leggi a
tutela del bilinguismo italiano-sloveno/croato. Tuttavia devo rilevare che
per l'isola di Lesina (in croato Hvar) e in generale per la Dalmazia non è
stata posta la medesima attenzione. Vorrei sottolineare che recentemente (il
21 maggio scorso) sull'isola di Lesina è stata fondata una Comunità degli
Italiani, la quale raccoglie i componenti della minoranza italiana autoctona
residente sull'isola. Confido pertanto che accanto alla denominazione croata
si ritenga d'uopo apporre il termine indicante il toponimo italiano
dell'isola. Allo stesso modo auspico che medesimo trattamento venga
riservato per le altre località della Dalmazia in rispetto alla millenaria
storia di quelle terre e delle sue genti.
Rimango a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e delucidazione.
Cordiali saluti
Axel Famiglini