Lettera ai parlamentari sulla mancata erogazione dei finanziamenti alla Comunità italiana in Croazia e Slovenia - 5/10/2004


Gentile Onorevole,

le scrivo a nome della ML Histria (http://www.mlhistria.it), gruppo di discussione operante su internet con lo scopo di preservare e tutelare l'identita' culturale istriana, fiumana e dalmata di carattere italiano, in base allo spirito multietnico dei nostri tempi.

In riferimento alla notizia apparsa sul quotidiano "Il Piccolo" il giorno 3/10/2004 "Fiume - Minoranza, Roma non versa un soldo" (in allegato), vorremo farle presente la grave situazione economica in cui versano le casse della Comunità italiana in Croazia e Slovenia dovuta alla mancata erogazione dei fondi stanziati dallo stato italiano in favore degli italiani d'oltre confine.

Pertanto le vorremmo chiedere di farsi portavoce di questo disagio presso le autorità competenti affinchè i suddetti stanziamenti in favore della comunità italiana giungano a destinazione il più presto possibile.

Ringraziandola per l'attenzione porgiamo

Distinti saluti

(nome cognome), per la 'ML Histria'

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Il Piccolo 03/10/04 Fiume - Minoranza, Roma non versa un soldo

FIUME Il presidente della giunta Silvano Zilli denuncia le difficoltà in cui si trovano le istituzioni culturali dei connazionali
Esaminata la situazione dei programmi di Radio e Tv Capodistria che non vengono ricevuti in parte dell'Istria e sul Quarnero

Minoranza, Roma non versa un soldo

L'Unione italiana attende da un anno e mezzo il versamento di 500 mila euro

FIUME Diciotto mesi, un periodo troppo lungo senza i fondi stanziati da Roma in base alla Convenzione tra ministero degli Esteri e l'Unione italiana. È da un anno e mezzo che la Comunità italiana in Croazia e Slovenia attende le vengano erogati circa 500 mila euro da destinare ai direttori artistici delle Comunità degli italiani dei due Paesi, al Centro studi di musica classica «Luigi dalla Piccola», nonché al co-finanziamento del Dramma italiano. Del disagio venutosi a creare per il mancato finanziamento si è occupata la giunta dell'Unione italiana, che si è riunita nel capoluogo quarnerino.
L'esecutivo del presidente Silvano Zilli ha rimarcato che è appunto da un anno e mezzo che non arriva nemmeno un euro (ripetiamo, si tratta di fondi destinati alla minoranza italiana in base alla legge e alla relativa convenzione tra ministero e Ui), periodo in cui la massima organizzazione minoritaria ha dovuto arrabattarsi alla bell'e meglio, grazie a un prestito concessole dall'Università popolare di Trieste. Grazie a questi fondi, è stato possibile saldare gli arretrati per il 2003 e i primi mesi del 2004, ma ora anche questo «canale» si è prosciugato e la situzione si va facendo sempre più imbarazzante e complessa. Esiste insomma il rischio di un prossimo blocco delle attività culturali dell'etnia, nonostante i tanti incontri e le rassicurazioni da parte delle competenti autorità che i fondi saranno stanziati.
A Fiume si è parlato anche della ricezione dei programmi di Rtv Capodistria nei territori istriano e quarnerino. Nel contesto è stato ribadito che la regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato dei fondi che dovrebbero contribuire a realizzare il progetto sulla diffusione dei programmi di Rtv Capodistria tramite satellite. Si tratta dell'unico modo in pratica per ovviare all'inconveniente del segnale per l'Istria e il Quarnero disturbato - stando a quanto risulta da uno studio elaborato da un team d' esperti - da emittenti italiane.
Nella seduta è stata inoltre ribadita la grave situazione alla Comunità degli italiani di Zara, la cui sede - danneggiata dall'incendio dell'estate scorsa - risulta inagibile. Per ciò che riguarda l'asilo italiano a Zara, esiste un intoppo riguardante la titolarità dell'istituzione.

a.m.

Ci hanno risposto...


Cara signora,
mi farò interprete della Sua istanza presso le sedi competenti, sperando di ottenere positivi riscontri.
Distinti saluti
Alessandro Forlani


Gentile Signora Cosliani,

riscontro la Sua mail con la quale lamenta la grave situazione economica in cui versano le casse della Comunità italiana in Croazia e Slovenia, a causa della mancata erogazione dei fondi stanziati dallo Stato italiano in favore delle comunità italiane d'oltre confine.

Desidero informarLa che sarà mia cura interessare le autorità competenti e, in particolare, richiamare l'attenzione del Ministro Tremaglia, il quale ha sempre dimostrato verso questi temi una sensibilità molto forte.

In attesa di poterLe comunicare ulteriori notizie, invio i miei più cordiali saluti.

Sen. Avv. Luciano Magnalbò


Grazie per le informazioni
Cesare Campa


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Interrogazioni - Non interrompere l’attività culturale della minoranza italiana in Istria
07/10/04

La comunità italiana in Slovenia e in Croazia attende da un anno e mezzo che l’Italia stanzi 500 mila euro per attività culturali. Il finanziamento è previsto da una convenzione tra Italia e Unione degli Istriani. La nostra minoranza, che vive nei due Paesi oltre confine, è riuscita a non interrompere l’attività culturale grazie a un prestito concesso dall’Università popolare di Trieste, ma la situazione si è fatta insostenibile. E’ doloroso cogliere gli accorati appelli degli italiani che vivono nelle ex terre italiane e che hanno dovuto sopportare i drammatici eventi della storia. L’Italia dovrebbe essere orgogliosa del loro caparbio e commovente attaccamento all’identità nazionale, e al patrimonio culturale che ha condizionato e guidato l’evoluzione dell’Occidente. Siamo forse il Paese più attento a rispettare le minoranza straniere ai nostri confini, ma evidentemente non ci mostriamo altrettanto sensibili verso gli italiani che sono costretti a vivere al di fuori della Patria.

Chiedo pertanto al
Signor Ministro degli Affari Esteri

se sarà possibile, in breve tempo, soddisfare gli impegni dettati dalla convenzione in modo da permettere alla comunità italiana della Slovenia e della Croazia di non interrompere l’attività culturale, vanto dell’italianità e del prestigio del Paese nel mondo.

On. Cesare Campa


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Spett.le ML Histria

ho ricevuto, e letto con interesse, la Vostra e.mail del 5 ottobre, con l'allegato articolo del quotidiano "Il Piccolo" del giorno 3 u.s.

Per quanto mi sarà possibile, cercherò di rendermi utile secondo i Vostri intendimenti.

Nel ringraziare per la Vostra fiducia, invio i miei più sentiti auguri e cordiali saluti.

Gerardo Bianco


Riscontro la vostra comunicazione, solidarizzo con voi e mi riservo di presentare al piu' presto una interrogazione parlamentare. Marco Zacchera
deputato di AN


Gentile dott.ssa Botteri,

ringrazio per il Suo mail. I rappresentanti delle minoranze linguistiche nella Camera dei Deputati si faranno carico di presentare un emendamento alla legge finanziaria in corso di esame. Presenteremo altresì un´interrogazione urgente per sollecitare il Governo a provvedere nel senso da Lei auspicato.

Distinti saluti

on.Karl Zeller


Gentile Signora Cosliani,
la più importante città del mio collegio senatoriale, Este, ha un antico gemellaggio con la città di Fiume, gemellatto promosso e tenuto vitale in particolare da italiani che provengono dall'Istria e le cui famiglie si sono stabilite in provincia di Padova. Grazie a questi padovani ho potuto conoscere la comunità italiana di Fiume ed apprezzarne lo spirito e le iniziative. Per questo condivido l'allarme che la signora Cosliani lancia. Condivo anche lo spirito con cui le propone: il pluralismo che caratterizza la nostra società, che da fonte di contrasto può diventare occasione di reciproco arricchimento e la cultura è l'alimento di questa trasfformazione. Non mancherò di farmi interprete di questa esigenza presso il governo, richiamando anche l'esempio del Presidente Ciampi, che ha dato un pieno sostegno, e ha fatto molte promesse, alla comunità italiana in Slovenia e Croazia. Per mantenere un vivaio di cultura e di ricchezza per le popolazioni di queste zone (ricordiamo, solo per citare, figure come Tartini e Tommaseo), è necessario sostenere le iniziative di queste associazioni italiane.
Alle storiche ragioni di una efficace e continuativa presenza italiana in questa regione, e ne aggiungono ultimamente di nuove in relazione al ruolo dell'Unione Europea e all'inizio del cammino che porterà anche la Croazia, dopo la Slovenia, all'interno dell'Unione.
Utilizzando le informazioni che ci ha inviate, ho preparato una interrogazione al Ministro degli Esteri sull'argomento. Trova qui sotto il testo.

Distinti saluti.
Sen. Tino Bedin


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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

BEDIN - Al Ministro degli Esteri - Premesso che è da circa un anno e mezzo che la Comunità italiana in Croazia e Slovenia attende che le vengano erogati circa 500 mila euro da destinare ai direttori artistici delle Comunità degli italiani dei due Paesi, al Centro studi di musica classica "Luigi dalla Piccola", nonché al co-finanziamento del Dramma italiano; considerato che
- si tratta di finanziamenti destinanti alla comunità italiana che sono previsti dalla legge e dalla Convenzione tra ministero degli Esteri e l'Unione italiana;
- in questo periodo la più importante organizzazione della minoranza italiana di Croazia e Slovenia ha dovuto ricorrere a finanziamenti di fortuna, in particolare ad un prestito concessole dall'Università popolare di Trieste, con il quale ha potuto far fronte agli arretrati per il 2003 e alle spese dei primi mesi del 2004;
- ora anche questo aiuto si è prosciugato e la situazione si va facendo sempre più imbarazzante e preoccupante;
osservato che la penuria di risorse per le attività culturali compromette anche altri interventi in situazioni contingenti, come quella che riguarda la Comunità degli italiani di Zara, la cui sede risulta inagibile, dopo l'incendio dell'estate scorsa;
valutato che esiste il rischio di un prossimo blocco delle attività culturali della minoranza italiana, nonostante i tanti incontri e le rassicurazioni da parte delle massime istituzioni italiane e delle competenti autorità che i fondi saranno stanziati;
chiede di sapere se il Governo intenda:
- provvedere al più presto allo stanziamento dei finanziamenti previsti dalla Convenzione con l'Unione italiana;
- valutare le condizioni per un finanziamento straordinario alla Comunità italiana di Zara.


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INTERPELLANZA

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri degli Affari esteri e dell’Economia

per sapere - premesso che :

la legge 21 marzo 2001, n. 73 “ Interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia” ha prorogato fino al dicembre 2003 lo stanziamento a favore della Comunità italiana in Slovenia e in Croazia, disposto al comma 2 dell'articolo 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 19;

la legge 28 luglio 2004, n. 193 " Proroga e rifinanziamento della legge 21 marzo 2001, n. 73, recante interventi in favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia ", al comma 1 dell'articolo 2, ha prorogato al 31 dicembre 2006 le suindicate disposizioni e ha autorizzato " la spesa di euro 4.650.000 per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006. ";

in base alla Convenzione, stipulata fra il Ministero degli affari esteri, l'Unione italiana e l'Università popolare di Trieste, circa 500.000 euro sono da erogare, già da un anno e mezzo, all'Unione italiana;

il 3 ottobre scorso, Stefano Zilli, presidente della Giunta dell'Unione italiana, in rappresentanza della Comunità degli Italiani della Slovenia e della Croazia, ha denunciato al quotidiano Il Piccolo di Trieste " le difficoltà in cui si trovano le istituzioni culturali dei connazionali ", con particolare riferimento al Centro studi di musica classica " Luigi Dallapiccola " e al " Dramma italiano " di Fiume, alla grave situazione della Comunità degli Italiani di Zara, la cui sede - danneggiata da un incendio nell'estate scorsa - è tuttora inagibile, nonchè all'esigenza di realizzare la ricezione di Rtv Capodistria nel territorio istriano e quarnerino;

il 6 ottobre scorso, la Mailing List Histria , gruppo di discussione operante su Internet con lo scopo di preservare e di tutelare l'identità culturale istriana, fiumana e dalmata di carattere italiano, ha chiesto a deputati e senatori di farsi portavoce di questo disagio presso le autorità competenti, ottenendo significative testimonianza di attenzione:

se, ai sensi dell'articolo 2 della legge 21 marzo 2001, n. 73 e dei commi 2 e 3 dell'articolo 2 della legge 28 luglio 2004, n. 193, il Governo non ritenga di erogare urgentemente la somma di euro 500.000 all'Unione italiana in Slovenia e in Croazia, predisponendo le occorrenti variazioni di bilancio;

se, in caso positivo, il Governo non ritenga di dare tempestiva assicurazione all'Unione italiana, affinchè si possano garantire e non si interrompano le molteplici attività, messe in atto dalla nostra Comunità in Slovenia e in Croazia, per il mantenimento e la promozione dell'identità, della lingua e della cultura italiana sul territorio di storico insediamento.

Marco Boato

Alfonso Pecoraro Scanio

Laura Cima


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Atto n. 2-00623

Pubblicato il 12 ottobre 2004
Seduta n. 670

BOCO. - Ai Ministri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze.

Premesso:

che la legge 21 marzo 2001, n. 73, "Interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia", ha prorogato fino al dicembre 2003 lo stanziamento a favore della Comunità italiana in Slovenia e in Croazia, disposto al comma 2 dell'articolo 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 19;

che la legge 28 luglio 2004, n. 193, "Proroga e rifinanziamento della legge 21 marzo 2001, n. 73, recante interventi in favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia", al comma 1 dell'articolo 2 ha prorogato al 31 dicembre 2006 le suindicate disposizioni e ha autorizzato "la spesa di euro 4.650.000 per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006"; che in base alla Convenzione, stipulata fra il Ministero degli affari esteri, l'Unione italiana e l'Università popolare di Trieste, circa 500.000 euro sono da erogare, già da un anno e mezzo, all'Unione italiana;

che il 3 ottobre 2004 Stefano Zilli, presidente della Giunta dell'Unione italiana, in rappresentanza della Comunità degli Italiani della Slovenia e della Croazia, ha denunciato al quotidiano "Il Piccolo" di Trieste " le difficoltà in cui si trovano le istituzioni culturali dei connazionali ", con particolare riferimento al Centro studi di musica classica "Luigi Dalla Piccola" e al "Dramma italiano" di Fiume, alla grave situazione della Comunità degli Italiani di Zara, la cui sede - danneggiata da un incendio nell'estate scorsa - è tuttora inagibile, nonchè all'esigenza di realizzare la ricezione di Rtv Capodistria nel territorio istriano e quarnerino;

che il 6 ottobre 2004 la Mailing List Histria, gruppo di discussione operante su Internet con lo scopo di preservare e di tutelare l'identità culturale istriana, fiumana e dalmata di carattere italiano, ha chiesto ai parlamentari di farsi portavoce di questo disagio presso le autorità competenti, ottenendo significative testimonianze di attenzione,

si chiede di sapere:

se, ai sensi dell'articolo 2 della legge 21 marzo 2001, n. 73, e dei commi 2 e 3 dell'articolo 2 della legge 28 luglio 2004, n. 193, il Governo intenda urgentemente erogare la somma di euro 500.000 all'Unione italiana in Slovenia e in Croazia, predisponendo le occorrenti variazioni di bilancio;

se sia intenzione dei Ministri in indirizzo dare di quanto sopra tempestiva assicurazione all'Unione italiana, affinché si possano garantire e non si interrompano le molteplici attività messe in atto dalla nostra Comunità in Slovenia e in Croazia, per il mantenimento e la promozione dell'identità, della lingua e della cultura italiana su un territorio di storico insediamento.

Senatore Stefano Boco


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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA AL MINISTRO DEGLI ESTERI

Per sapere, premesso che:

sul quotidiano "Il Piccolo" di Trieste del 3/10/2004 è apparso un articolo - "Fiume - Minoranza, Roma non versa un soldo" – in cui si riferisce della situazione economica, in cui versano le casse della Comunità italiana in Croazia e Slovenia, dovuta alla mancata erogazione dei fondi stanziati dallo Stato italiano in favore degli italiani d'oltre confine;

è da un anno e mezzo che la Comunità italiana in Croazia e Slovenia attende che le vengano erogati circa 500 mila euro, fondi stanziati in base a una Convenzione tra Ministero degli Affari Esteri e Unione Italiana, da destinare ai direttori artistici delle Comunità degli italiani dei due Paesi, al Centro studi di musica classica «Luigi dalla Piccola» e al co-finanziamento del Dramma italiano;

durante questo periodo la Comunità italiana ha potuto portare avanti una parte delle attività previste solo grazie ad un prestito concessole dall’Università popolare di Trieste, ma, essendosi esauriti i fondi, esiste il rischio di un prossimo blocco delle attività culturali dell'etnia;

lo scopo di tale finanziamento è quello di preservare e tutelare l’identità culturale italiana in questi territori secondo uno spirito multietnico;

se non ritenga di dover intervenire erogando al più presto i fondi necessari a portare avanti le attività della comunità italiana, ponendo fine ad una situazione ormai insostenibile.

Luana Zanella - Roma 12 ottobre 2004


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Gentile Signora,
per quanto riguarda il problema da Lei sollevato, sono disponibile per presentare un'interrograzione ma mi servono ulteriori informazioni. Se già mi potesse mandare l'articolo a cui fa riferimento, potrei lavorare per verificare la situazione.

Cordiali Saluti
Carla Rocchi


Gentile prof.ssa Botteri,

con la presente vorrei informarLa del mio intervento per l'interrogazione a risposta immediata di ieri presentando la problematica espostami nella Sua e-mail. Ha risposto il Ministro per i rapporti con il Parlamento Giovanardi, e controllando sul sito della Camera dei Deputati, Resoconto dell'Assemblea, seduta del 27/10/04, può visionare tale risposta . Volentieri Le invio la documentazione via fax se mi comunica il Suo numero di fax.

Distinti saluti

on. Karl Zeller


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CAMERA 27.10.04 : (Ritardi nell'erogazione dei fondi per interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia - n. 3-03864)

dal sito www.camera.it

Stenografico Aula in corso di seduta

Seduta n. 535 del 27/10/2004

(Ritardi nell'erogazione dei fondi per interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia - n. 3-03864)
PRESIDENTE. L'onorevole Zeller ha facoltà di illustrare la sua intera interrogazione n. 3-03864 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
Onorevole Zeller, le ricordo che ha un minuto di tempo a sua disposizione per l'illustrazione; lei è parsimonioso nelle parole...

KARL ZELLER. Signor Presidente, sarò molto breve. Onorevole signor ministro, la nostra interrogazione prende spunto dalla protesta della giunta dell'Unione italiana di Fiume che denuncia una situazione davvero insostenibile.
I rappresentanti della minoranza italiana in Croazia si lamentano giustamente dei forti ritardi nel pagamento dei fondi in favore della loro attività culturale, elemento fondamentale per la sopravvivenza etnica del gruppo. Siamo di fronte una situazione kafkiana.

Ci sono gli stanziamenti nel bilancio dello Stato e la convenzione con il Ministero degli affari esteri è stata da tempo firmata, ma in concreto i pagamenti non avvengono. Da un anno e mezzo, l'Unione italiane attende cinquecentomila euro da destinare al centro studi di musica classica, al dramma italiano ed altre attività culturali. Quali rappresentanti delle minoranze nel Parlamento italiano, chiediamo quindi lumi sui motivi dei predetti ritardi e vogliamo sapere che cosa il Governo intenda fare per porre fine ad una situazione insostenibile per la minoranza italiane in Croazia.

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, rispondo all'onorevole Zeller in ordine alla legge n. 73 del 2001 per la minoranza italiana in Slovenia e in Croazia e anche in ordine alla n. 72 del 2001, che riguarda i finanziamenti alle associazioni degli esuli. Si tratta di leggi «gemelle» , che sono state licenziate dal Parlamento nello stesso periodo. Ricordo anche che la legge n. 193, recentissima, proroga la validità di queste leggi anche per il 2004, 2005 e 2006.

Il finanziamento di attività a favore della comunità italiana in Slovenia e in Croazia è previsto dalla legge e avviene mediante due convenzioni con gli enti a ciò proposti - l'Università popolare di Trieste e l'Unione italiana - sulla base di un piano annuale previsto e programmatico. Le somme del finanziamento, previsto dal legge per le attività in parola e stanziato ogni anno, possono essere spese con varie modalità contabili, anche negli anni successivi, proprio per le ovvie necessità di tempo che l'attuazione dei progetti previsti richiedono per la loro realizzazione.

Ogni anno vengono quindi fatti affluire dal competente Ministero dell'economia sul capitolo relativo, il 4062, i finanziamenti necessari. Ahimé - e qui le dolenti note! - nell'anno 2004 non si è potuto dar seguito al finanziamento agli enti sopra menzionati dei contratti relativi alla rilevazione delle attività programmate da entrambi gli enti destinatari delle leggi in parola, perché i fondi necessari, pur regolarmente previsti, non erano affluiti, malgrado i ripetuti solleciti, né in termini di competenza né di cassa.

A seguito dei solleciti operati, anche più volte da me personalmente, il 14 ottobre scorso sono finalmente cominciati ad affluire i primi fondi relativi ai contratti per i progetti degli anni precedenti dei due enti ed essi sono quindi in corso di finanziamento. Sono pervenuti, infatti, 1 milione e 233 mila euro relativi ai fondi a suo tempo impegnati per gli anni fino al 2000 e 471 mila e 888 euro sui fondi relativi agli anni fino al 2003. È stato poi sollecitato l'afflusso in cassa degli altri fondi necessari - e a suo tempo già richiesti per tali anni - per i contratti sinora pervenuti dagli enti in parola. Rassicurazioni in tal senso sono già state fornite agli enti di cui stiamo parlando.

Nel contempo, ci si sta adoperando affinché tali fondi continuino ad affluire, come già a suo tempo richiesto, fino alla totalità prevista dalla legge, nella misura necessaria cioè per i progetti, dei quali si è completato l'iter amministrativo prescritto e si è già in fase contrattuale di realizzazione, pervenuti dai due enti in questione.

Abbiamo parlato del passato, ora parliamo del futuro. Per quanto concerne la legge n. 193, che è entrata in vigore il 18 agosto, che rifinanzia per il 2004, 2005 e 2006 le leggi in parola, i cui decreti di finanziamento sono in fase di firma da parte del competente Ministero dell'economia e delle finanze, sono già in corso gli adempimenti previsti dalla legge in parola e delle due leggi rifinanziate, di intesa con gli enti destinatari.

L'impegno del Governo e del Parlamento a favore della comunità italiane in Slovenia o in Croazia è testimoniato anche, come si è detto, dall'avvenuto finanziamento e credo sia a testimoniare una attenzione che noi vogliamo dare non soltanto alla nostra comunità italiana e alla nostra minoranza in Croazia e in Slovenia, ma anche alle associazioni degli esuli e, più in generale, alle minoranze linguistiche in Italia, destinatarie di specifiche leggi, che meritano la tutela e l'attenzione del Parlamento e del Governo.

PRESIDENTE. L'onorevole Zeller ha facoltà di replicare.

KARL ZELLER. Signor Presidente, ringrazio il ministro Giovanardi, del quale noto la particolare sensibilità e l'impegno per la minoranza italiana nei paesi della ex Iugoslavia.

Noi, in rappresentanza delle minoranze, saremo i portavoci e ci faremo carico in futuro dei problemi delle minoranze in Europa (in particolare, della minoranza italiana in Istria e in Croazia). Auspichiamo quindi un impegno più incisivo del Governo e che la questione oggetto dell'interrogazione venga al più presto risolta, come del resto ha già annunciato il ministro Giovanardi.


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Gentile signora Maria Rita,
con riferimento alla Sua mail del 6.10 u.s. Le chiedo di volermi fornire elementi più precisi al fine di pervenire ad una corretta individuazione e ricognizione relativamente ai fondi stanziati, come da Lei affermato, in favore dell'unione italiana.
Colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

Sen. Oreste Tofani


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19 Maggio 2005 - Senato della Repubblica - Resoconto dell'aula

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze e di interrogazioni. Sarà svolta per prima l'interpellanza 2-00623 sugli stanziamenti in favore della comunità italiana in Slovenia e Croazia.
Ha facoltà di parlare il senatore Boco per illustrare l'interpellanza.

BOCO (Verdi-Un). Signor Presidente, ringrazio il Governo che è qui a dare risposta ai nostri atti di sindacato ispettivo.
La mia interpellanza si basa su fatti ben riscontrabili in quello che ho scritto. È ovvio che tutto prende avvio dalle dichiarazioni del 3 ottobre 2004 di Stefano Zilli, presidente della Giunta dell'Unione italiana, in rappresentanza della Comunità degli italiani della Slovenia e della Croazia, che denuncia, sul quotidiano "Il Piccolo" di Trieste, "le difficoltà in cui si trovano le istituzioni culturali dei connazionali", con particolare riferimento al Centro studi di musica classica "Luigi Dalla Piccola" e al "Dramma italiano" di Fiume, alla grave situazione della Comunità degli italiani di Zara, la cui sede, dopo essere stata danneggiata da un incendio, è tuttora inagibile e a quanto apparso sulla Mailing List Histria, gruppo di discussione operante su Internet, che ha chiesto ai loro parlamentari di farsi portavoce della situazione in cui versano.
In quest'Aula, nella discussione del provvedimento sulla Giornata della Memoria sono intervenuti molti parlamentari. Pertanto, interpello il Governo per sapere cosa si intende fare, dopo gli impegni presi e le erogazioni che ci sono state, rispetto ai doveri che noi abbiamo e allo stato di abbandono, di lontananza che la nostra Comunità avverte costantemente.
È un dovere parlamentare quello di ricordare i cittadini vicini, quelli meno vicini e soprattutto quelli più in difficoltà, che si trovano ad affrontare - pensando di essere lontani dalla nostra attenzione - momenti difficili. Sono ormai troppi decenni che la nostra Comunità, in quelle zone, vive di questi momenti difficili. Aspetterò, con convinzione e con fiducia, le risposte del Governo.

PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere all'interpellanza testé svolta.

VENTUCCI, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, ringrazio il senatore Boco per avere in maniera succinta evidenziato il tema dell'interpellanza, che si riferisce ad una situazione risalente all'ottobre scorso, che vedeva non ancora erogati i finanziamenti relativi al disposto delle leggi 21 marzo 2001, n. 73, e 28 luglio 2004, n. 193.
Il Ministero degli affari esteri si è attivamente adoperato per ottenere dal Ministero dell'economia che fossero fatti affluire sui capitoli relativi i fondi in questione, previsti dalle suddette leggi, occorrenti per dare seguito al disposto delle leggi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia ed alle iniziative a tal fine predisposte dall'Unione italiana.
A seguito di quest'azione, i fondi, pari a 4.650.000 euro per il 2004, sono stati stanziati in tempo utile ed il menzionato finanziamento di 500.000 euro per l'Unione italiana in Slovenia e Croazia è stato erogato per l'anno finanziario 2004.
Comunico con piacere che il Ministero fa sapere che lo stesso sta avvenendo per l'anno finanziario 2005, sia per quanto concerne i precedenti residui ed i relativi progetti di attività, sia per quanto riguarda gli stanziamenti dell'anno in corso.

BOCO (Verdi-Un). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOCO (Verdi-Un). Signor Presidente, altrettanto velocemente, come per l'illustrazione, prendo atto del finanziamento previsto per il 2005. Ritengo che lo Stato lo debba assicurare anche per gli anni a venire e preannuncio che chiederò il ripristino, nella prossima legge finanziaria, di uno stanziamento annuo, in modo che si possa andare incontro a tutte le necessità di quella comunità.
Credo che si debbano tener presenti molti altri aspetti - ne citerò solo alcuni - quali il sostegno al lavoro di aggiornamento professionale e culturale dei docenti nelle scuole italiane e l'incremento della diffusione della lingua italiana, attribuendo alla Comunità nazionale italiana (CNI) il riconoscimento di vettore di tale importante compito istituzionale nel Paese. A tal fine, si sottolinea la necessità della costituzione - che ovviamente auspico - di uno specifico fondo permanente presso il Ministero dell'istruzione, istituito proprio a tale scopo.
Ecco perché, signor Presidente, proprio nello spirito della legge che ha istituito la Giornata del ricordo e della memoria dell'esodo e tenuto conto dei positivi contatti già intrapresi dall'Unione italiana, in rappresentanza dei connazionali ivi rimasti, e dalla Federazione nazionale degli esuli, in rappresentanza dei medesimi, propongo - e prendo spunto da questa replica a ciò che ha rappresentato il Governo - di valutare l'opportunità della creazione di un centro culturale comune tra gli esuli e coloro che sono rimasti, finanziato pubblicamente e finalizzato alla ricostruzione dei rapporti umani e culturali della nostra comunità nazionale istriana, fiumana, quarnerina e dalmata, drammaticamente interrotti e compromessi dalla tragica violenza della Guerra mondiale e degli avvenimenti poi succedutisi.
Prendo comunque positivamente atto dell'annuncio del Governo degli ultimi finanziamenti concessi.


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