Lettera a Panorama Travel - 22/7/2005


Egregio Direttore,
ho preso l'ultimo numero di Panorama Travel (Ago./Sett.) attirato in particolare dal titolo di copertina sulle vacanze in Croazia. Sono rimasto deluso dal livello generale degli articoli dedicati alla Dalmazia che mi paiono non superiori alle presentazioni che si trovano sui depliant turistici degli enti del turismo ma soprattuto amareggiato per quello dedicato a Zara. In particolare, il brano che fa riferimento al maraschino "orgoglio e vanto degli zaratini"; "Fu un imprenditore ligure, però, Girolamo Luxardo, giunto a Zara nel 1821, a fondare la più famosa fabbrica di maraschino mai esistita. Divenuta di proprietà croata dopo la seconda guerra mondiale, oggi si chiama Maraska Zadar": così si esprime Patrizia Magi a pag. 84. Ha un'idea l'autrice dell'articolo di quello che è successo a Zara durante la seconda guerra mondiale? Oltre a leggere le pubblicazioni del locale ente del turismo, non poteva studiare un minimo di documentazione per informare il turista che arriva oggi a Zara che un tempo non troppo lontano Zara era una città italiana e che quando arrivarono i partigiani yugoslavi la fine che riservarono a tanti italiani fu una morte per fucilazione o per annegamento? Nicolò Luxardo fu gettato in mare con una pietra al collo insieme a sua moglie Bianca. Pietro Luxardo venne fatto 'sparire': ecco come la "più famosa fabbrica di maraschino" è diventata di "proprietà croata". C'è poi il particolare non secondario che uno dei fratelli Luxardo, Giorgio, riuscito a riparare in Italia, rifondò l'azienda a Torreglia, e la Girolamo Luxardo S.p.A. è oggi presente con i suoi prodotti in quasi tutto il mondo e credo che sia essa da considerarsi legittima erede della fabbrica impiantata da Girolamo Luxardo e non la "Maraska Zadar". Sperando che questo mio sfogo possa semplicemente servire da stimolo a lavorare più e meglio le invio distinti saluti.

Antonio D'Amicis


La risposta...


Gentile Signor D'Amicis,
ho letto le sue critiche al nostro articolo sulla Croazia e comprendo le sue ragioni. Non sempre, però, la nostra rivista intende approfondire gli argomenti trattati. Talvolta, specie sui numeri estivi e su destinazioni prettamente vacanziere, diamo un taglio puramente informativo, come ci richiede la maggior parte dei lettori. Panorama Travel, per scelta editoriale, alterna pezzi di bella scrittura e di approfondimento storico-culturale, ad altri destinati all'uso del turista. Spero che in altre occasioni sarà più soddisfatto e, soprattutto, che continuerà a seguire il nostro giornale. Grazie ancora per le sue osservazioni e distinti saluti.
Ilaria De Martino (27/7/2005)