Egregio Direttore,
ho preso l'ultimo numero di Panorama Travel (Ago./Sett.) attirato in
particolare dal titolo di copertina sulle vacanze in Croazia. Sono
rimasto deluso dal livello generale degli articoli dedicati alla
Dalmazia che mi paiono non superiori alle presentazioni che si
trovano sui depliant turistici degli enti del turismo ma soprattuto
amareggiato per quello dedicato a Zara. In particolare, il brano che
fa riferimento al maraschino "orgoglio e vanto degli zaratini"; "Fu
un imprenditore ligure, però, Girolamo Luxardo, giunto a Zara nel
1821, a fondare la più famosa fabbrica di maraschino mai esistita.
Divenuta di proprietà croata dopo la seconda guerra mondiale, oggi
si
chiama Maraska Zadar": così si esprime Patrizia Magi a pag. 84. Ha
un'idea l'autrice dell'articolo di quello che è successo a Zara
durante la seconda guerra mondiale? Oltre a leggere le pubblicazioni
del locale ente del turismo, non poteva studiare un minimo di
documentazione per informare il turista che arriva oggi a Zara che un
tempo non troppo lontano Zara era una città italiana e che quando
arrivarono i partigiani yugoslavi la fine che riservarono a tanti
italiani fu una morte per fucilazione o per annegamento? Nicolò
Luxardo fu gettato in mare con una pietra al collo insieme a sua
moglie Bianca. Pietro Luxardo venne fatto 'sparire': ecco come
la "più famosa fabbrica di maraschino" è diventata di
"proprietà
croata". C'è poi il particolare non secondario che uno dei
fratelli
Luxardo, Giorgio, riuscito a riparare in Italia, rifondò l'azienda
a
Torreglia, e la Girolamo Luxardo S.p.A. è oggi presente con i suoi
prodotti in quasi tutto il mondo e credo che sia essa da considerarsi
legittima erede della fabbrica impiantata da Girolamo Luxardo e non
la "Maraska Zadar". Sperando che questo mio sfogo possa semplicemente
servire da stimolo a lavorare più e meglio le invio distinti
saluti.
Antonio D'Amicis
Gentile Signor D'Amicis,
ho letto le sue critiche al nostro articolo sulla Croazia e comprendo
le sue ragioni. Non sempre, però, la nostra rivista intende
approfondire gli argomenti trattati. Talvolta, specie sui numeri
estivi e su destinazioni prettamente vacanziere, diamo un taglio
puramente informativo, come ci richiede la maggior parte dei lettori.
Panorama Travel, per scelta editoriale, alterna pezzi di bella
scrittura e di approfondimento storico-culturale, ad altri destinati
all'uso del turista.
Spero che in altre occasioni sarà più soddisfatto e,
soprattutto, che
continuerà a seguire il nostro giornale.
Grazie ancora per le sue osservazioni e distinti saluti.
Ilaria De Martino (27/7/2005)