Lettera sulla difficile situazione per la comunità italiana in Slovenia - 19/1/2004


Egregio Onorevole,

le scrivo a nome della Mailing List Histria (http://www.mlhistria.it), gruppo di discussione nato su internet nell'aprile del 2000 al fine di preservare e tutelare l'identita' culturale istriana, fiumana e dalmata di carattere italiano, in base allo spirito multietnico dei nostri tempi.

Con questa nostra vorremmo denunciare la grave e difficile situazione in cui sta vivendo la minoranza italiana dell'Istria slovena. Secondo quanto è possibile apprendere tramite i quotidiani ('Il Piccolo' di Trieste - La Voce del Popolo: quotidiano ufficiale della minoranza italiana in Croazia e Slovenia), le autorità competenti slovene stanno tutelando sempre meno i diritti della comunità italiana, mettendo in seria difficoltà i nostri connazionali d'oltre confine. Emblematico è il caso di Radio e Tele Capodistria che rischiano di veder interrompere le proprie trasmissioni per mancanza di fondi i quali - ricordiamolo - devono essere erogati dallo stato sloveno. Non ci sono solo problemi di carattere finanziario ma anche di tipo etnico e culturale. Il bilinguismo sloveno-italiano viene troppo spesso trascurato o applicato in modo da colpire la dignità morale e culturale della comunità italiana.

A causa del clima sempre più pesante che si è venuto a creare sulla comunità italiana, recentemente il deputato della minoranza italiana presso il parlamento sloveno Roberto Battelli ha rassegnato le sue dimissioni in segno di protesta. Questa clamoroso gesto è riuscito ad ottenere alcune reazioni positive da parte slovena anche se la situazione è tutt'altro che rassicurante.

Se da un lato siamo consapevoli che spetti allo stato sloveno tutelare le minoranze etniche residenti sul proprio territorio, da un altro riteniamo che il governo ed il parlamento italiano debbano sentire il dovere e la necessità di tutelare la propria minoranza d'oltre confine supportando le istanze dei nostri connazionali ed eventualmente intervenendo a livello diplomatico presso l'amministrazione slovena.

Confidiamo pertanto che le istituzioni italiane intervengano nella questione al fine di salvaguardare i diritti della minoranza italiana.
Augurandole Buon Lavoro le porgiamo,

Distinti saluti

(Nome - Cognome), ML Histria

Ci hanno risposto...


Assicuro tutto il mio appoggio morale e politico per dare una mano alla minoranza italiana in Slovenia, ma avrei bisogno di maggiori dettagli:
a chi posso chiederli ?

Marco Zacchera
deputato di AN


Egregia dott.ssa Botteri,
la ringrazio per avermi messo a conoscenza di questa importante e delicata situazione che si inserisce in un panorama più vasto, che comunque mi è sempre stato molto a cuore.
La prego, però di dirmi più in concreto cosa secondo lei, eventualmente, potrebbe fare il nostro Governo per aiutare la minoranza italiana all'estero.
Un cordiale saluto,

Maurizio Gasparri


Preg.mo Sig. Mereghetti,
ho letto con attenzione la sua denuncia e utilizzerò queste sue informazioni per una interrogazione parlamentare, unico atto a disposizione per chiedere al Governo una risposta.
Cordialmente.
Se avesse bisogno di comunicarmi ulteriori notizie la prego di non esitare.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini


Seguo con interesse lo sviluppo di questa situazione. Inviatemi appunti per poter solllecitare intervento nostro Governo.
Cordiali saluti Bobo Craxi


Gentile signor Percovich, la ringrazio per l'e-mail e per le informazioni che mi ha inviato. Le comunico che sull'argomento ho predisposto un'interrogazione a risposta immediata in Commissione Esteri che sarà presentata domani giovedi 29 gennaio alle ore 14.

Mi impegno ad inviarle la risposta del Governo.

cordialmente
On. Laura Cima - Verdi


Desideravo comunicarle che sulla base della Sua e-mail ho presentato una interrogazione parlamentare. Non appena pubblicata sarà mia cura inoltrarle copia.
Cordialmente.
Alessandra Mussolini




Interrogazione a risposta immediata al Ministro degli Affari Esteri

5-02799 Cima: situazione della minoranza italiana nell'Istria slovena.


Per sapere, premesso che;

nei giorni scorsi il responsabile della Mailing List Histria (gruppo di discussione nato su Internet nell'aprile del 2000 al fine di preservare e tutelare l'identita' culturale istriana, fiumana e dalmata di carattere italiano), ha inviato una lettera ai direttori dei maggiori quotidiani, telegiornali e agenzia di stampa d'Italia, denunciando la grave e difficile situazione in cui sta vivendo la minoranza italiana dell'Istria slovena;

la ML Histria consapevole dell'ineludibile realtà che vede attualmente nella Regione la prevalenza delle componenti slovene e croate rispetto all'altra componente storica istriana, quella italiana, ha come finalità di valorizzare, far conoscere e promuovere questa componente ora minoritaria e conseguentemente di valorizzare la Comunità Nazionale degli Italiani di Slovenia e Croazia (d'ora in avanti C.N.I.) tuttora presente in Istria, a Fiume ed in Dalmazia soprattutto cercando di sensibilizzare al riguardo i cittadini ed i mezzi d'informazione italiani;

per questo scopo sollecita la collaborazione di tutti per il superamento d'ogni anacronistica contrapposizione gli stati europei di Italia, Slovenia e Croazia, al fine di ricostruire insieme la storia, e soprattutto il futuro, della regione istriana nel pieno rispetto di tutte le culture in essa storicamente presenti;

ma secondo quanto è possibile apprendere tramite i quotidiani "Il Piccolo" di Trieste e "La Voce del Popolo" (quotidiano ufficiale della minoranza italiana in Croazia e Slovenia), le autorità competenti slovene e croate stanno tutelando sempre meno i diritti della comunità italiana, mettendo in seria difficoltà i nostri connazionali d'oltre confine;

emblematico è il caso di Radio e Tele Capodistria che rischiano di veder interrompere le proprie trasmissioni per mancanza di fondi (i quali devono essere erogati dallo stato sloveno);

non ci sono solo problemi di carattere finanziario ma anche di tipo etnico e culturale;

il bilinguismo viene troppo spesso trascurato o applicato in modo da colpire la dignità morale e culturale della comunità italiana;

a causa del clima sempre più pesante che si è venuto a creare nella comunità italiana, recentemente il deputato della minoranza italiana presso il parlamento sloveno Roberto Battelli ha rassegnato le sue dimissioni in segno di protesta;

se il Governo sia a conoscenza del ripetersi di episodi di poco rispetto e poca tolleranza nei confronti della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia e se in sede diplomatica non ritenga il caso di intervenire per tutelare i nostri connazionali d'oltre confine supportando le loro istanze presso le amministrazioni competenti affinché siano rispettati i diritti delle minoranze italiane.

Laura Cima


(Il sottosegretario Roberto Antonione risponde all'interrogazione)


Interrogazione n. 5-02799 Cima: situazione della minoranza italiana nell'Istria slovena.


TESTO DELLA RISPOSTA
In un quadro di crescente insoddisfazione della comunità italiana per il complessivo trattamento ricevuto da parte della Slovenia e in una fase di rapporti bilaterali articolata - pur in presenza di una crescita del dialogo politico fra Roma e Lubiana - l'On. Battelli, rappresentante nostra Minoranza, si è dimesso dalla carica di Presidente della Commissione parlamentare sulle questioni delle nazionalità, in segno di protesta verso un atteggiamento delle Autorità slovene nei riguardi delle minoranze autoctone. Anche la positiva soluzione di alcune specifiche questioni che avevano posto in pericolo diritti acquisiti sarebbe stata ottenuta, nella valutazione della Minoranza, soprattutto in virtù della forte pressione esercitata dall'Italia e dalla Comunità Internazionale.
L'Italia coglie infatti ogni utile occasione per richiedere una piena tutela dei diritti della nostra Minoranza autoctona, con particolare riferimento ad un'applicazione del bilinguismo non rigidamente limitata alla pura delimitazione storica del territori di applicazione originaria (Pirano, Capodistria, Isola). Comprendiamo in questo senso la costante attenzione che la nostra minoranza rivolge a possibilità ridimensionamenti di diritti acquisiti, chiedendo nel contempo la soluzione di persistenti criticità in ambito di bilinguismo, mezzi di informazione, finanziamenti e sottolineando il rafforzamento di una campagna culturale intesa ad un «processo di cancellazione della memoria storica e delle radici culturali degli Italiani». In tale quadro, particolare preoccupazione ha suscitato, negli ambienti della Minoranza, la sensibile riduzione della Comunità Nazionale Italiana nell'ultimo censimento sloveno del 2003. Anche molte persone che si erano dichiarate, dieci anni prima, di «nazionalità» italiana, hanno preferito definirsi slovene. Il risultato definitivo evidenzia meno di 2300 appartenenti alla Minoranza, a fronte dei circa 3000 registrati in precedenza, mentre 3800 persone si dichiarano «di madrelingua italiana».
Il gesto dell'On. Battelli ha ottenuto l'effetto, almeno per l'immediato, di una rinnovata attenzione verso le esigenze della Minoranza da parte dei vertici sloveni: dopo un periodo di rarefazione di contatti, L'On. Battelli ha infatti ottenuto colloqui diretti con il Presidente dei la Repubblica, il Presidente del Parlamento ed il Primo Ministro dì Lubiana.
Con uguale attenzione seguiamo la questione della tutela della nostra Minoranza in Croazia (circa 30.000 persone, concentrate soprattutto in Istria), per scongiurare i ricorrenti rischi di una riduzione del livello di tutela garantito da Zagabria. In questo quadro va comunque rilevato che - a fronte di precise garanzie proprio su questi aspetti - il rappresentante parlamentare della Minoranza Italiana, On. Radin, tradizionalmente vicino ai social-democratici ora all'opposizione, ha deciso di fornire un appoggio esterno al nuovo Governo guidato da Sanader. Al riguardo desidero anche segnalare che Sanader stato il primo Capo di Governo croato a compiere una visita alla minoranza Italiana autoctona, incontrandone i vertici ad Umago, in Istria, il 31 dicembre scorso.