Gentile Amb. Sergio Romano,

in merito agli articoli di Marisa Fumagalli, del 24 agosto 2010, sull'ultimo libro di Boris Pahor, desidero, a nome della MLHistria,www.mlhistria.it far presente alcune considerazioni:

1) Che Oberdan fosse sloveno di nascita, nessuno lo ha mai messo in dubbio, ma nessuno finora , perlomeno tra noi italiani del confine orientale, si è mai sognato di classificare la gente per etnia. Un Bianchini ( faceva scrivere così il nome: Biankini) era croato, perchè tale si sentiva e un Ghiglianovich era italiano. D'altronde molti cognomi in Istria e Dalmazia sono stati slavizzati, non solo italianizzati, per cui è molto difficile definire l'appartenenza etnica;

2) Una cosa è tutelare la propria identità, altra accusare sempre di razzismo e fascismo chi li ha accolti, non troppo male, visto che a Trieste e nel FVG gli sloveni prosperano, al contrario della presenza italiana autoctona in Istria e Dalmazia. E i triestini, Cecchelin insegna, hanno sempre sfottuto non solo gli slavi, ma anche i friulani, i meridionali e persino gli istriani. Come gli sloveni trattano da selvaggi i croati e tutti i balcanici. E, infine, una cosa è il razzismo verbale e qualche episodio di intolleranza (deprecabili) e un'altra lo sterminio e la pulizia etnica, di cui gli sloveni non hanno certo sofferto;

3) Forse gli sloveni, dopo esser stati buoni e filogovernativi per tanti anni, timorosi di finire nelle fauci jugoslave, pensano che sia L'ora di attuare lo slogan titino Trst je nas non con la violenza fisica ma con la propaganda giustificazionista. Compassionevoli e distratti giornalisti italiani, sposando la causa degli sloveni (e anche croati) italianizzati con le cattive, prendono due piccioni con una fava: si giustificano le foibe e l'esodo, Osimo, il colpevole silenzio di quasi tutti gli intellettuali italiani e dei governi democratici e antifascisti e si sposa finalmente una causa facile e nobile.

Ringrazio per la cortese attenzione e porgo i migliori saluti.

Eufemia Budicin
Addetta stampa MlHistria
Consigliere dell'ANVGD