Lettera ai Parlamentari sulla situazione della minoranza italiana in Slovenia - 21/5/2009


Gentile Onorevole,

le scrivo a nome della Mailing List Histria (http://www.mlhistria.it), gruppo di discussione e di azione operante su Internet fin dall'aprile 2000 con lo scopo di preservare e tutelare l'identità culturale istriana, fiumana, quarnerina e dalmata di carattere italiano nei propri territori originari.

Con questa mia le vorrei segnalare i contenuti dell'articolo apparso in data 7 maggio 2009 fra le pagine del quotidiano triestino "Il Piccolo" intitolato "Dossier della minoranza italiana: in Slovenia cresce l'intolleranza" (allegato in calce).

L'articolo riporta le conclusioni della relazione che gli esponenti delle istituzioni della minoranza italiana in Slovenia hanno recentemente inoltrato al governo di Lubiana sull'attuazione delle disposizioni della convenzione quadro sulla tutela delle minoranze nazionali. Da quanto si può leggere a mezzo stampa emerge una preoccupante disapplicazione della norma che dovrebbe tutelare i diritti della minoranza italiana in Slovenia. In più, all'interno del documento sopraccitato, viene puntualmente fatto osservare che stiano aumentando, al contrario, episodi di inspiegabile intolleranza nei confronti degli italiani che risiedono nella parte slovena dell'Istria.

Da parte delle istituzioni slovene per il momento non è stata prestata adeguata attenzione alle problematiche poc'anzi descritte, denunciate in più occasioni da parte delle istituzioni minoritarie italiane come l'Unione italiana e la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana e ultimamente ribadite dal documento in questione.

Pertanto le chiediamo di farsi portavoce di questo preoccupante campanello d'allarme che giunge dai nostri connazionali d'oltre confine presso il nostro parlamento nazionale, il nostro governo e presso tutte le sedi che lei riterrà opportune.

Ringraziandola per il suo impegno e per l'attenzione le porgiamo

Distinti saluti

Axel Famiglini, ML Histria

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Allegato:

Il Piccolo 07/05/09 Dossier della minoranza italiana: in Slovenia cresce l'intolleranza

Dossier della minoranza italiana: in Slovenia cresce l'intolleranza Can e Ui: «Minoranza discriminata». Il documento al Consiglio d'Europa

CAPODISTRIA Tutela della minoranza italiana in Slovenia, le cose non funzionano. È quanto emerge, con molta chiarezza, dalle osservazioni raccolte dall'Unione italiana e dalla Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana sull'attuazione delle disposizioni della Convenzione quadro sulla tutela delle minoranze nazionali. Il documento preparato dalle due istituzioni minoritarie su invito del Ministero della cultura sloveno - in funzione della relazione periodica che Lubiana deve presentare al Consiglio d'Europa - descrive, punto per punto, le lacune nella tutela della Comunità italiana ed evidenzia il divario - spesso molto ampio - tra le norme che regolano lo status della minoranza e la loro effettiva applicazione. «Non e' stato aperto - si legge tra l'altro nel "Parere" - un dialogo serio con i rappresentanti delle minoranze in relazione al calo numerico degli appartenenti registrato all'ultimo censimento per accertarne le cause ed adottare misure adeguate».
L'opinione pubblica slovena non è inoltre sufficientemente sensibile al problema della non discriminazione su base nazionale, per cui è in aumento, specie nei blog della rete, il «linguaggio ostile» e sono in aumento «fenomeni di intolleranza verso le istituzioni della Cni e le espressioni di bilinguismo visivo, con episodi di imbrattamento sia di tabelle segnaletiche stradali, sia di alcune scuole». Mancano, si legge ancora nel documento, adeguati strumenti tesi a preservare, tutelare e promuovere l'identità storica, culturale, etnica e linguistica del territorio di insediamento della Comunità italiana, si assiste a «tentativi di restringere l'ambito e l'obbligo dell'educazione bilingue», è in corso una «lenta ma progressiva riduzione dell'ampiezza di trasmissione dei programmi italiani della Radiorelevisione di Capodistria», e si «registra l'assoluta carenza nell'applicazione delle disposizioni inerenti il bilinguismo». Il documento ha ottenuto luce verde dal Consiglio della Can costiera ed è stato inviato al governo sloveno. La minoranza è preoccupata anche per l'annunciato accorpamento di alcuni uffici governativi, per cui rischia di restare senza un importante interlocutore e punto di riferimento a Lubiana, ossia l'Ufficio governativo per le minoranze, che dovrebbe essere inglobato in una specie di Servizio del governo per i diritti umani, che si occuperebbe sì di minoranze ma anche di pari opportunità, di rapporti con le comunità religiose e di tutela della segretezza dei dati. Per discutere di tutte queste questioni la Can ha chiesto un incontro con il premier Borut Pahor, ma è passato un mese e non ha ancora ricevuto risposta. Il Consiglio della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana ha infine deciso di sollecitare nuovamente la Radiotelevisione di Slovenia e il Ministero della cultura a rispettare la legge sui dipendenti pubblici che prevede il pagamento di un supplemento per il bilinguismo per i dipendenti dei programmi dei centri radiotelevisivi di Capodistria e Lendava che nel loro lavoro quotidiano usano regolarmente, oltre allo sloveno, le lingue delle minoranze autoctone riconosciute in Slovenia, vale a dire l'italiano e l'ungherese. Questo supplemento non è stato ancora mai corrisposto a chi ne ha diritto, anche se doveva essere nelle buste paga fin dall'agosto 2008 scorso.