Il ventennio

di

Neumann Antonio




Cari tutti,

affronto un argomento alla volta. Questione ebraica: nell’ anno 1938 vengono emanate, a Roma le leggi razziste contro gli ebrei. In tale data a Fiume, in Riva Cristoforo Colombo no. 6, al terzo piano di Casa Spehar, vive mio padre Ignazio Neumann di razza e religione ebraica, sempre a Fiume, in via Edmondo de Amicis no. 5, secondo piano di Casa Wthihead, vivono mia zia Giuseppina Neumann e mia zia Giovanna vedova Braun entrambe di razza e religione ebraica. Al numero 3 sempre di via Edmondo de Amicis Casa Whithead vive mia zia Franncesca con il marito Bernardo Heinrich e con il figlio Marcello Heinrich, tutti di razza e religione ebraica. A Fiume, in via Stefano Turr numero 1 vive mio zio Alessandro Neumann di razza e religione ebraica. A Clana vive mia cugina Lilli Braun di razza e religione ebraica maritata Giacinto Triolo, cattolico, medico condotto. A Pesaro vive mia cugina Herta Braun maritata Raffaele Puliti, cattolico, comandante del porto di Pesaro.

Nel mese di ottobre 1944 le zie, Giuseppina, Francesca e Giovanna Neumann, mio zio Alessandro Neumann, Bernardo e mio cugino Marcello Heinrich vengono arrestati dalle SS tedesche. Giovanna, gravemente ammalata ed instabile viene uccisa a Fiume, Francesca anch’essa ammalata ed instabile viene uccisa nella risiera di San Saba a Trieste. Alessandro Neumann, Bernardo e Marcello Heinrich vengono trasportati a Mathausen. Come apprendiamo da superstiti, mio cugino Marcello viene separato dal gruppo di anziani ma, approfittando di una momentanea confusione, si ricongiunge al padre e viene avviato con lui e lo zio Alessandro alle camere a gas.

Ciò a dimostrare che, perlomeno a Fiume, occorsero sei anni per applicare le leggi del regime e ciò solamente con l’occupazione tedesca. Mio padre venne verosimilmente salvato per l’intercessione dell’ avvocato Spehar, nostro amico di famiglia, nominato dai tedeschi vice-prefetto della città di Sussak. Lilli ed Herta Braun si allontanarono per tempo dalla Venezia Giulia. Per gli altri congiunti non si rese possibile il loro ricovero in un convento toscano poiché la loro presenza avrebbe recato nocumento agli altri ospiti.

In fede. Neumann Antonio di religione cattolica insieme alla madre Vincenza e ai fratelli Mario e Nives.